DE MAGISTRIS CONTRO IL LINGUAGGIO DEL LANCIAFIAMME
di Carmine D’Argenio
“Il linguaggio del lanciafiamme non sta più in piedi“: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris giudica avventato il linguaggio del Governatore della Campania Vincenzo De Luca nella gestione dell’emergenza Covid.
Ed a suo dire sarebbe ora di anteporre le azioni di promozione turistica alle parole ad effetto, portando ad esempio positivo la Regione Puglia, come una delle regioni meridionali che ha messo proprio la promozione turistica al primo posto per il rilancio della stagione estiva.
“Tale competenza di spettanza regionale, invece in Campania non ha prodotto ancora nulla, anzi – rincara la dose, il primo cittadino partenopeo De Magistris – le uniche iniziative che si stanno realizzando in tal senso, sono farina del sacco del Comune di Napoli. Il linguaggio da usare deve andare in direzione della premiazione del popolo meridionale che si è comportato bene unitamente alle istituzioni, ma va chiaramente detto che ora dobbiamo vincere questa paura serpeggiante, simile alla battuta del ‘Ricordati che devi morire’ del celebre film di Troisi. Bisogna anche abolire questo assurdo capriccio del divieto del consumo oltre le 22.00 per le attività che invece hanno bisogno di ripartire a pieno regime“.
Fino all’ultimo del suo intervento mediatico di meta’ settimana, De Magistris non ha risparmiato il tono dello scontro verbale.