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Mondragone. Il ritorno “blindato” di Salvini

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Il leader della Lega Matteo Salvini non si è arreso davanti alle proteste e alle contestazioni dello scorso 29 giugno e così ha deciso di ritornare.

Salvini, infatti, fu costretto a rimandare il comizio nella zona dei Palazzi ex Cirio, lì dove si è sviluppato un focolaio di Coronavirus. Questa volta però la città casertana è stata completamente blindata.

A Mondragone infatti, in attesa del suo arrivo, c’è stato un grande schieramento di forze dell’ordine, della polizia e dei carabinieri.

Lo scorso 29 giugno l’ex ministro dell’Interno era arrivato a Mondragone, ma fortemente contestato è stato costretto a rimandare il suo comizio.

Tra pochissimo sarò a Mondragone per incontrare, tra gli altri, alcuni rappresentanti delle realtà produttive del territorio e in particolare allevatori, agricoltori, balneari, albergatori. La città non può essere ricordata solo per lotte tra bande” ha scritto Salvini su Twitter poco prima dell’intervento.

Per evitare lo scoppio di nuove tensioni e tumulti e soprattutto per scongiurare il pericolo di ulteriori possibili feriti, come è accaduto la volta scorsa, è stato ampliato e rafforzato lo schieramento di forze dell’ordine. Mondragone è così una città blindata: è vietato l’accesso alle automobili su tutto il lungomare cittadino, mentre gli accessi ai pedoni sono contingentati.

Al comizio ha presenziato anche il segretario regionale della Lega in Campania, Nicola Molteni ed il leader leghista ha deciso di incontrare, tra gli altri, alcuni rappresentanti delle realtà produttive del territorio e in particolare allevatori, agricoltori, balneari e albergatori.

Continuerò a tornare nel Casertano e in Campania fin quando non verranno messi al centro il lavoro, la sicurezza, e la tranquillità delle persone” ha detto Salvini in occasione del suo ritorno “a sorpresa”.

In piena campagna elettorale non ha risparmiato un attacco all’attuale governatore della Campania, Vincenzo De Luca: “Io al governo con il Pd e con i 5 stelle non ci vado e non ci torno. La via maestra è dar la parola al popolo. Prima si vota meglio è, prima si manda a casa De Luca meglio è“.

Parlando ai suoi sostenitori, in piazza Mario Liberato Conte, ha poi detto “Come promesso, sono tornato a Mondragone. Senza teppisti dei centri sociali e amici dei camorristi a lanciare sassi e bottiglie, ho potuto ascoltare i produttori della mozzarella di bufala campana, le mamme con bimbi disabili senza necessaria assistenza, i commercianti e i balneari in difficoltà, i soccorritori del 118 che lavorano per 3 euro all’ora, italiani e stranieri che non ne possono più dei Rom che fanno casino. La Campania merita di meglio, io ci sono“.

 

 

 

 

 

 

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