Rappresentano un importante punto d’ incontro e di svago mentale per tutti i giovani. Ed è proprio per questo che la loro pericolosità in questo momento non decresce.
Un nuovo caso a Zurigo ha messo in imbarazzo tutta la comunità Svizzera. Una festa in discoteca, per forza di cosa non può essere fatta mantenendo le norme di sicurezza anti-covid. Nella cittadina Svizzera un ragazzo, che ha fatto parte di quella festa, è risultato dopo alcuni giorni positivo al covid.
Scoppiato l’allarme, i gestori hanno dovuto comunicare la lista dei presenti alle autorità sanitarie. Circa 300 le persone che dovranno rispettare la quarantena obbligatoria, per 10 giorni.
Divampa, di conseguenza, la polemica sulla sicurezza dei locali. È troppo difficile far rispettare le dovute distanze in un luogo dove lo “stare spalla a spalla” è il fulcro principale della serata. Senza contatto fisico non ci sarebbe divertimento, senza divertimento non ci sarebbero feste e le discoteche sarebbero ancora chiuse, certo per gli imprenditori sarebbe una netta perdita, ma di sicuro non ci ritroveremmo con circa 300 persone alla volta in quarantena, e il rischio che almeno la metà siano contagiati. Il buon senso non dovrebbe mai mancare.