Ci troviamo nel trevigiano, è più o meno l’una di notte quando improvvisamente uno scoppio fa sobbalzare dal letto tre degli abitanti di una casa.
Due donne, una di 57 e l’altra di 68 anni, si trovavano al piano terra, mentre un uomo (marito di una delle due) era di sopra. Al rumore assordante del boato, le urla della donna che tenta di avvisare il marito chiamandolo per nome.
Quando egli scende sembra già troppo tardi, le fiamme si stanno divulgando. Subito la chiamata al centralino dei vigili del fuoco che tempestivamente arrivano sul posto.
Dopo ore di duro lavoro a spegnere le fiamme e togliere i residui dei crolli delle macerie, la triste constatazione: i due corpi brutalmente carbonizzati sotto alle pietre. Le due donne non ce l’hanno fatta, la casa si è trasformata in una trappola mortale da cui era impossibile scappare.
L’uomo, invece, con non poca fatica, è riuscito a trarsi in salvo, ma resta scioccato per la perdita subita e anche leggermente avvelenato dai fumi inalati.
Secondo alcune testimonianze gli scoppi (più di uno ) sono stati provocati da alcune bombole di gas presenti nella zona antistante alla casa, dove tra l’altro sono stati ritrovati anche i corpi giacenti a terra (anche loro carbonizzati) di due dei tre cani della famiglia.
