Nell’inchiesta “Antemio”, che ha portato all’arresto di 59 persone tra volti politici e personaggi della malavita, risulta in primo piano il nome del senatore di Forza Italia, nonchè ex presidente della Provincia di Napoli: Luigi Cesaro.
Cesaro sarebbe interessato indirettamente nelle misure stabilite dal gip di Napoli, Maria Luisa Miranda, in quanto le accuse sarebbero rivolte ai suoi tre fratelli: Antimo Cesaro, a cui è stato predisposto il carcere, Aniello e Raffaele (invece) sono sottoposti agli arresti domiciliari.
Le indagini hanno svelato un chiaro legame tra i Cesaro e il clan camorristico Puca. Le due famiglie avrebbero concordato i nomi delle liste elettorali, stabilendo a chi dovesse essere attribuita l’amministrazione della città di Sant’Antimo. Avrebbero così ottenuto i favori politici in cambio di un controllo sui voti. Nelle elezioni del 2017, inoltre, ci sarebbe anche l’appoggio di altri clan, “Verde” e “Ranucci”.
Per Luigi Cesaro, il gip di Napoli ha, invece, posticipato la decisione, ritenendo necessaria la valutazione delle intercettazioni casuali in cui il senatore farebbe da “intermediario” nelle decisioni.