Le indagini dell’Arpac Campania, effettuate a San Giovanni a Teduccio, quartiere nella periferia orientale di Napoli, hanno generato una conclusione: il mare è sporco e inquinato.
L’agenzia regionale, che ogni anno stila un rapporto sulla qualità del nostro mare, ha rilevato che è incredibilmente aumentato il livello di escherichia coli: nel prelievo effettuato la mattina del 3 giugno 2020, infatti, il valore è di 831 rispetto al limite di 500.
L’altro parametro, preso come riferimento per la qualità dell’acqua, quello degli enterococchi intestinali, invece, risulta pienamente nel limite: 10 rispetto a 200.
Secondo le notizie diffuse dall’Arpac, l’inquinamento deriverebbe dallo scarico proveniente dal cunicolo di sottoservizi di vico secondo Marina e da un altro enorme tratto, di circa duemila metri, da vicoletto Municipio fino al depuratore di via Boccaperti, le cui acque sono considerate non adibite alla balneazione e permanentemente vietate.
Anche la spiaggia versa in pessime condizioni ed è ricoperta di rifiuti di ogni genere.
Nonostante ciò, tantissime persone si tuffano e pescano senza particolari problemi.