Stupri di gruppo e non solo in una setta satanica. Un 23 enne in provincia di Prato si riteneva essere “il diavolo”, costringendo gli altri “adepti” a fare tutto quello che diceva.
È stato arrestato dalla polizia e ora è agli arresti domiciliari, disposti dal Gip di Firenze. Secondo quanto si apprende, il giovane reclutava da cinque anni altri ragazzi nella sua cerchia.
Spesso si incontravano nei boschi (così si evince da alcune intercettazioni) e propiziavano dei particolari rituali satanici. Il più delle volte il “diavolo” intimidando gli altri ragazzi li obbligava a compiere atti sessuali o di schiavitù.
Il giovane avrebbe convinto gli appartenenti alla setta di avere poteri soprannaturali e di aver scelto gli adepti per salvare il mondo. Per convincerli della sua superiorità e metterli in uno stato di soggezione psicologica così da abusarne, avrebbe anche elaborato un rituale di resurrezione: inscenava uno strangolamento da parte di un complice e dopo si rialzava, fingendo di rimettersi a posto il collo. Secondo la sua dottrina, gli atti sessuali erano necessari a liberare i demoni.
