Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, intervenuto su Rete 4, ha parlato del sistema della Giustizia e degli ultimi scandali nella magistratura (caso Palamara), riferendosi in particolare al suo passato da Pm:
“Il magistrato non può andare da una parte o da un’altra. Il magistrato ha un’autonomia e un’indipendenza che sono garanzia dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Non è stata colpa se quando facevo il Pm contro la corruzione delle mafie mi sono trovato ad indagare su persone di destra e di sinistra.
La cosa più grave è che alla fine la coltellata finale, diciamo il tritolo istituzionale messo in campo nei miei confronti, è arrivata da chi mi doveva tutelare, cioè i magistrati (CSM, Ministero della Giustizia e la Procura Generale della Corte di Cassazione).
Il sistema che sta venendo fuori adesso parla di collusioni molto forti di magistratura e politica: la carriera dei magistrati si decide se appartieni ad una corrente, diventi procuratore solo se appartieni a qualcuno.
Il cittadino sta in mezzo. I magistrati devono decidere sulla libertà e su interessi economici. So che tanti magistrati comunque sono molto autonomi, coraggiosi e indipendenti. A distanza di molti anni, però, non si riesce ad avere quella forza dall’interno di liberarsi di questi guinzagli che mettono a rischio la democrazia del nostro Paese“.