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Coronavirus, la Fondazione Gimbe denuncia: “In Lombardia aggiustano i numeri per paura di essere fermati”

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Duro attacco della Fondazione Gimbe ad alcune Regioni in relazione all’emergenza Coronavirus.

In particolare il Presidente della fondazione Nino Cartabellotta ha accusato la Lombardia di truccare i numeri:

In Lombardia aggiustano i numeri per paura di essere fermati? La risposta è affermativa, anche perchè in Lombardia si sono verificate troppe stranezze negli ultimi tre mesi: soggetti dimessi che venivano comunicati come guariti alla Protezione civile e andavano ad alimentare il cosiddetto silos dei guariti, alternanza e ritardi nella comunicazione e trasmissione dei dati che sarebbe stata giustificata nella prima fase e molto meno ora. Come se ci fosse la necessità di mantenere sotto un certo livello il numero dei casi diagnosticati. 

Dalla Lombardia vediamo una smania quasi ossessiva nel riaprire perché è il motore economico d’Italia. Però la nostra grossa preoccupazione è che la Regione Lombardia sarà quella che uscirà per ultima da questa tragedia nazionale perché è ovvio che la volontà politica non è quella di dominare l’epidemia, ma di ripartire al più presto con tutte le attività e questo non lascia tranquilli“.

Queste affermazioni hanno scatenato la replica della Regione:

Parole gravissime, offensive e soprattutto non corrispondenti al vero. È inaccettabile ascoltare simili affermazioni che ci auguriamo siano rettificate da chi le pronunciate.

I dati sono pubblicati in modo trasparente. Nessuno, a partire dall’Iss, ha mai messo in dubbio la qualità del nostro lavoro“.

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