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La denuncia di De Magistris: “Lo Stato ha dato modo alla criminalità di intervenire prima”

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Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si schiera contro il Governo: “Napoli ha perso 270 milioni, ce ne danno solo 12“.

Ospite alla trasmissione “Circo Massimo” su Radio Capital De Magistris si mostra preoccupatissimo per la situazione economica di Napoli e dei Comuni dopo l’emergenza sanitaria.  Inoltre al centro dell’intervento le polemiche sulla riapertura dei confini regionali.

Il primo cittadino denuncia soprattutto la lentezza dello Stato che ha così facendo permesso alla criminalità di intervenire al suo posto e prima, e non solo nella città di Napoli. Il Sindaco spiega il duro intervento fatto a Napoli per spostare l’ago della bilancia a favore della legalità. Ma in questo periodo, in cui tutto è fermo, “queste persone si stanno già spostando verso l’altra parte“.

Il sindaco sottolinea che la città “dal 31 gennaio ad oggi ha perso 270 milioni di euro. Con decreto legge approvato l’altro giorno dovremmo avere nei prossimi giorni 12 milioni di euro per poi avere un saldo finale a fine estate di 50 milioni. Così non andiamo da nessuna parte“. La richiesta fatta dal primo cittadino al Governo è di allentare i vincoli finanziari normativi, in quanto la città di Napoli continua a pagare interessi per debiti che i napoletani non hanno mai contratto.

Il Governo italiano è troppo lento e non riesce ad arrivare ai bisogni necessari.

Secondo De Magistris per i Comuni i bilanci rappresentano l’ultimo dei problemi, perché non verranno approvati in questa situazione. Piuttosto, “preoccupano i sevizi che non riusciremo a garantire da qui a qualche giorno, il trasporto pubblico, l’assistenza alle persone fragili, la raccolta rifiuti. Oggi abbiamo un incontro con il presidente del Consiglio dove i sindaci uniti porranno delle condizioni per andare avanti. Nel giro di 15 giorni o il governo accoglie 6 o 7 punti e rimette al centro il ruolo di sindaco che è stato profondamente mortificato, o il Paese non si riprende“.

Sul tema della riapertura dei confini regionali De Magistris spiega che a suo parere serve “un po’ di cautela in più“. Afferma però che c’è bisogno di chiarezza: “Bisogna ragionare. Visti i contagi che sono ancora forti in Lombardia mi sarei aspettato, dopo 4 mesi, che il sistema sanitario regionale garantisse i tamponi a tutti. Mi hanno detto però, e qualcuno me lo spiegasse, che non è possibile“.
“Se Napoli fosse stata l’epicentro dell’epidemia, soprattutto con il Governo precedente, avrebbero costruito un muro, schierato l’esercito e fatto fuoco sui terroni” conclude De Magistris. Che forse non ha proprio tutti i torti riguardo la disparità di trattamento spesso tristemente riservata alla Campania e alla quale ha già accennato anche De Luca, in particolare in merito ai fondi sanitari stanziati dallo Stato per la Regione.

 

 

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