Sono stati fermati per l’omicidio di Nicholas Di Martino, 17enne nipote del boss ergastolano Nicola Carfora, ferito mortalmente a coltellate nella notte del 25 maggio a Gragnano, in provincia di Napoli. Un 20enne e un 21enne, entrambi del posto, che erano già stati individuati come sospettati e ascoltati nelle scorse ore, sono ritenuti coinvolti nella rissa avvenuta circa alle 4 del mattino in via Vittorio Veneto e che si è conclusa con il ferimento di Di Martino e del cugino 30enne, Carlo Langellotti.
I due giovani, Ciro Di Lauro, 21 anni, e Maurizio Apicella, 20 anni, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto dalla Procura di Napoli con l’accusa di omicidio aggravato dal metodo mafioso e di tentato omicidio.
Infine sono poi stati rinchiusi nel carcere di Secondigliano su disposizione della Procura; il provvedimento è stato eseguito dal personale della Squadra Mobile di Napoli e del commissariato Castellammare di Stabia della Polizia di Stato.
Il 17enne ucciso era stato accompagnato in ospedale proprio dal cugino, ma era morto durante il trasporto al Pronto Soccorso per i fendenti che lo avevano raggiunto all’inguine e all’addome; il 30enne, anche lui ferito nella rissa, era stato sottoposto ad una operazione chirurgica d’urgenza e ricoverato.