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Brian May, il chitarrista dei Queen, ricoverato d’urgenza

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Brian May, leggendario chitarrista dei Queen, è finito in ospedale a causa di un infarto.

Già famosissimo per il suo gruppo musicale, durante la quarantena da Coronavirus è stato più che mai vicinissimo al suo pubblico, tenendo compagnia ai fan con frequenti video e dirette sui social. Ma è stato proprio tramite questi ultimi che ha annunciato la tragica notizia.

I problemi sono iniziati circa una settimana dopo che gli era stato diagnosticato uno strappo al gluteo. Il dolore era ancora fortissimo così qualcuno ha iniziato a dirgli che non poteva essere un semplice strappo muscolare e si è sottoposto a un’altra risonanza magnetica che gli ha rivelato una compressione al nervo sciatico.

Mentre si trovava in ospedale è arrivato l’attacco cardiaco. Tra i 15 ed i 40 minuti di dolore al petto. L’angiogramma effettuato dopo il malore ha rivelato tre arterie ostruite. May ha spiegato che il suo medico avrebbe consigliato un’operazione ma lui ha preferito un intevento meno invasivo, con l’inserimento di tre stent per liberare le arterie.

L’artista ha rivelato ai suoi fan di essere stato veramente vicino alla morte. In più per lui è stato tutto un forte shock in quanto pienamente convinto di essere una persona sana, con una pressione individiabile e un buon stato di forma fisica. Andava infatti in bici e seguiva una dieta sana.

Scherzando coi fan, su Instagram, Brian May, ha fatto riferimento al famosissimo “Sheer Heart Attack“, l’album il cui titolo si traduce con “Puro attacco di cuore”. Ha così sostenuto di aver sempre pensato che quella fosse un’offesa a chi veramente ha subito un attacco di cuore.

Puro attacco di cuore. Davvero cardiaco, mi sento così inarticolato. Devo sentirmi, devo sentirmi, devi sentirmi come paralizzato“. Ma questa volta a finire paralizzato, e non per amore come lascia intendere il testo della canzone, è stato lui.

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