Nonostante un vertice di tre ore a Palazzo Chigi, ancora non si è trovato un accordo sul Decreto Scuola: molto probabilmente ci sarà una nuova riunione già domani.
Il Presidente Giuseppe Conte presenterà una proposta di mediazione per porre fine al braccio di ferro in maggioranza e giungere finalmente ad un accordo, in particolare sul nodo dei concorsi per gli insegnanti e sulla norma del Decreto Scuola, che dovrà essere votata lunedì: la Ministra Azzolina, Italia Viva e il M5S vogliono il regolare svolgimento delle prove concorsuali; PD e Leu, invece, vogliono il ricorso alle graduatorie.
Secondo fonti vicine al M5S, è possibile che si trovi un accordo per un concorso che garantisca il merito.
La Cgil, la Uil e lo Snals sono pronte a protestare qualora non si arrivi al concorso per titoli. In ogni caso il Decreto Scuola dovrà essere varato definitivamente entro il 7 giugno.
Sulla vicenda è intervenuto il viceministro al Mise Stefano Buffagni, che, attraverso la sua pagina Twitter, ha affermato:
“I nostri ragazzi, gli studenti di oggi, rappresentano il futuro del nostro Paese. Meritano un’educazione di assoluto valore che deve arrivare loro attraverso una scuola di qualità e al passo coi tempi. No ai ricatti, no concorsi per soli titoli“.