Possiamo ufficialmente dire, per quelli ancora scettici, che ci sarà una stagione estiva balneare 2020. Certo non sarà una vera e propria estate, l’emergenza sanitaria resterà e non sarà sconfitta del tutto fino al completamento del vaccino: resteremo quindi in punta di piedi, con la paura di fare quelle cose che prima avremmo fatto senza indugi.
La buona notizia è che le Regioni hanno diramato le condizioni e le misure con cui ci si deve procedere per riaprire le piscine al pubblico. Innanzitutto c’è bisogno di una pulizia profonda di tutti gli impianti (sia quelli pubblici, che le vasche balneari) fanno eccezione alla riapertura le vasche termali. Ad ogni cambio di cliente, dovrà essere quindi sanificato e disinfettato tutto il posto occupato.
Ovviamente la capacità di affollamento dipenderà dalla grandezza di ogni singola struttura. Una persona avrà a disposizione 7mq di superficie e di acqua.
Per quanto riguarda le strutture attrezzate con scivoli e giochi per bambini, dovranno (premettendo la pulizia delle attrezzature) essere i genitori ad avere cura dei propri piccoli, lasciando al gestore il controllo di quante persone ci siano in acqua.
Le acque saranno purificate con delle sostanze chimiche adatte, eliminando così qualsiasi tipo di batterio e riducendo al minimo rischio di contagio.
Sicuramente l’accesso alle piscine sarà scagionato da prenotazioni telefoniche o online, evitando così di recarsi direttamente in una piscina già troppo affollata. Inoltre alcune strutture potranno misurare la temperatura corporea per evitare entrate “scottanti”.
Possiamo dunque dire che le condizioni per ancorare un’estate già sprofondata ci sono e si stanno creando, ora però tocca al senso civico di ogni singola persona.