Come riportato da “Il Corriere della Sera“, dopo numerose liti e polemiche si è giunti finalmente a un accordo. Il Governo è diviso sui migranti e la questione finanziaria ed è polemica anche sulle mascherine tra Arcuri e le Regioni. L’unica certezza è che dal 18 maggio sarà possibile rivedere gli amici.
Dopo ore ed ore di polemiche e di riunioni, una giornata di tira e molla, di salti in avanti e frenate oggi finalmente ci sarà il Consiglio dei ministri per fare chiarezza. Solo in tarda serata, si è giunti ieri, ad un accordo. Centinaia di articoli sotto esame con un pre-consiglio andato avanti fino a tarda sera. Ma ancora una volta il decreto Rilancio può attendere.
Restano ancora delle questioni da risolvere, a partire dalla regolarizzazione di migranti, colf e badanti che vede sulle barricate i Cinque Stelle. I Campi sono infatti quasi totalmente senza manodopera, ed i migranti sono stati per troppo tempo sfruttati con il lavoro a nero e sottopagati.
La lunga maratona tecnica di ieri è servita però ad analizzare uno a uno gli oltre 250 articoli del decreto nato per sostenere imprese, famiglie e lavoratori travolti dall’emergenza coronavirus. Le misure economiche sono state annunciate da troppo tempo e sono attese da imprese e lavoratori in difficoltà. Tra esse i contributi a fondo perduto per le imprese più piccole (6 miliardi di euro), gli sconti su affitti e bollette per le attività commerciali (1 miliardo e 600 milioni), l’allungamento di altre 9 settimane della casa integrazione in deroga (10 miliardi) e il Reddito di emergenza per chi non ha entrate e un Isee sotto i 15 mila euro.
L’obiettivo è quello di dare il via a una solida rete di sostegni, aiuti e investimenti a protezione di cittadini, famiglie e aziende alle prese con una crisi senza precedenti. Ma più il tempo passa, più l’emergenza si aggrava. Tra le ipotesi prese in considerazione dal Governo per risolvere la crisi c’è anche quella della vendita di immobili pubblici. Tra i nodi da sciogliere quello inerente gli incentivi per l’acquisto di bici e monopattini al fine di decongestionare il traffico delle grandi metropoli. Polemiche anche sul Reddito d’emergenza da stanziare alle famiglie in difficoltà.
Mentre si fa fatica a prendere decisioni, il tempo passa e la crisi incede. Sempre più sono i negozianti che chiedono aiuto per scongiurare la chiusura delle attività commerciali e le famiglie italiane restano ancora sul lastrico.