Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un’intervista al Fatto Quotidiano, ha fatto il punto della situazione, ipotizzando aperture anticipate con differenziazioni geografiche:
“Riaperture anticipate nelle Regioni? Siccome ora ci sono soglie definite di allarme, siamo in condizione di studiare un’eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche. In presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, ambienti e attività, si potrà decidere di anticipare le aperture di centri estetici, parrucchieri, ma anche teatri.
Se il Parlamento dovesse valutare la possibilità di votare per le elezioni regionali a luglio-agosto, io non mi opporrei. Per il referendum, invece, la finestra elettorale più adatta rimane quella autunnale.
Sentenza della Consulta tedesca? Il programma di acquisti di titoli di Stato da parte della Bce era già stato approvato e ritenuto legittimo dalla Corte di Giustizia Europea. Non spetta a nessuna Corte Costituzionale decidere cosa può fare o no la Bce, la cui indipendenza è il fulcro dei trattati europei.
Recovery found? Entriamo nel vivo ora. C’è un’istanza più ambiziosa di Italia, Spagna, Francia, continueremo a batterci perché prevalga. Resto convinto che il Mes non ci serva.
Caso Di Matteo-Bonafede? Due anni fa Bonafede mi informò entusiasta della sua intenzione di coinvolgere Di Matteo, lo immaginava accanto a sé come il ‘nuovo Falcone’. Non ho assistito ai colloqui, ma l’idea di Bonafede condizionato o succube di pressioni mafiose è assolutamente irrealistica.
Economia? Con una tale caduta del Pil, gli effetti economici saranno molto dolorosi.
Tra le misure del decreto Maggio, ci saranno le ristrutturazioni di immobili ‘a costo zero’ attraverso il credito di imposta, e la norma che distribuirà 3 miliardi ai Comuni per sbloccare lavori di manutenzione e opere pubbliche.
Inoltre si sta lavorando al ‘piano straordinario per l’edilizia scolastica’ e a un ‘piano estivo’ per i bambini.
Critiche del presidente designato di Confindustria Bonomi? Può inviarci proposte, purché siano specifiche e concrete.
Quanto ai prestiti alle aziende, le banche temono di essere coinvolte un domani nel concorso in reati collegati alla bancarotta. In pratica di aver contribuito a tenere artificiosamente in vita aziende già decotte. Il governo lavorerà per trovare una soluzione equa.
Per le imprese si pensa a un piano di nazionalizzazioni che richiama epoche passate, possiamo arricchire il ventaglio dei sostegni alle imprese, in alcuni casi anche attraverso capitale, finanziando direttamente l’impresa per facilitare investimenti produttivi e consentire il consolidamento dell’organismo societario.
Ripresa delle attività sportive? Per fare il punto, raccoglieremo le istanze della Federcalcio e delle altre federazioni, ma sentiremo e concorderemo. C’è il ministro Spadafora, che ha fatto un ottimo lavoro, ma è giusto che tutti gli ‘stakeholders’ del calcio e dello sport abbiano un confronto col Governo ai massimi livelli. Ovviamente tenendo presenti le raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico“.