Fondi per il sostegno della didattica a distanza e crisi delle scuole paritarie, il senatore della Lega Claudio Barbaro interroga il ministro Azzolina
ROMA – La scuola è tra gli ambiti più colpiti dall’emergenza coronavirus, con difficoltà evidenti per studenti e docenti.
Nonostante l’impegno degli attori del sistema, proseguono le difficoltà come messo in evidenza dal sen. Claudio Barbaro (Lega) con due interrogazioni parlamentari da poco pubblicate ed indirizzate al Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
Nel primo dei due testi si affronta il tema dei fondi da impiegare per dispositivi digitali messi a disposizione dal Governo per la didattica a distanza. «Tale misura – scrive il Senatore – avrebbe dovuto soccorrere per fornire alle famiglie meno abbienti strumenti di connettività per seguire le lezioni on line, tuttavia le dirigenze scolastiche sono molto restie, a quanto risulta, nel concedere schede SIM intestate alla scuola per paura di responsabilità, in caso di utilizzi inopportuni o illegittimi delle stesse, vanificando in tal modo il senso stesso del provvedimento».
Nel secondo testo il sen. Barbaro chiede attenzione al Governo verso il mondo delle scuole paritarie che in Italia rappresentano una percentuale intorno al 30 per cento del sistema scolastico, a partire dalla scuola dell’infanzia sino alla formazione superiore, compresi i nidi privati.
«Molte famiglie non possono permettersi, in questo momento e probabilmente nei prossimi mesi, il pagamento delle rette – si legge nel testo – e le scuole non hanno strumenti per ridurre le rette e, già nel mese di marzo, si sono riscontrati molti ammanchi nei pagamenti. Se non si interviene subito, tali scuole, come tante altre attività, vivranno in affanno e difficoltà finanziarie».
Tale questione, riporta il sen. Barbaro, pone due problemi «uno occupazionale, relativo al personale docente, tecnico e amministrativo delle scuole paritarie e l’altro di disagio per le famiglie, poiché in molti casi le iscrizioni alle pubbliche sono chiuse già da febbraio e, specie nelle grandi metropoli, spesso le scuole statali sono già al limite della capienza».
Per entrambe le interrogazioni, si sottolinea la necessità di intervento del ministro Azzolina nelle delicate questioni con un impegno a trovare soluzioni che possano superare questo periodo di emergenza.