Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico, sono inserite nel sistema nazionale di istruzione e gestiscono una gran parte del sistema d’istruzione nazionale e regionale.
Nonostante ciò, il Decreto “Cura Italia” non prevede alcuna forma di sostenimento per le scuole paritarie, che, al pari delle statali, devono svolgere l’attività di didattica a distanza e dunque non possono in alcun modo mettere il personale in cassa integrazione in deroga.
Le scuole paritarie non richiederanno nemmeno le rette ai propri fruitori, in quanto la struttura è chiusa per legge e soprattutto perché la maggior parte delle famiglie è in emergenza economica.
Inoltre il Ministero della Pubblica Istruzione ha previsto difatti circa 80 milioni di euro, per l’acquisto di apparecchiature informatiche esclusivamente per gli alunni della scuola statale che ne sono sprovvisti, senza prevedere alcunché per la scuola paritaria, creando così una disuguaglianza e non una parità tra le due istituzioni scolastiche.
Il mancato intervento del Governo causerà sicuramente la perdita di iscritti per alcune scuole paritarie e la chiusura di altre.
Così il Gruppo Misto della Regione Campania ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore di competenza per conoscere quali iniziative la Regione Campania intende mettere in campo per salvaguardare le scuole paritarie presenti nella nostra Regione e il personale docente ed ATA impegnato in tali strutture che a settembre rischiano di non avere più un posto di lavoro.