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Coronavirus, stampanti 3D per produrre dispositivi medici: l’iniziativa dei Maker della Campania

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L’Italia, da circa due mesi, sta affrontando l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

I medici e il personale sanitario degli ospedali stanno lavorando senza mai fermarsi, a volte anche in assenza dei dispositivi di protezione individuale, che in questo momento sono difficili da reperire.

Così molti Maker italiani hanno messo a disposizione le proprie stampanti 3D per poter produrre dispositivi medici e di protezione ed in particolare per adattare le maschere C-PAP in ospedale.

Il problema riguarda però il tempo di produzione della stampa 3D: ad esempio per stampare la struttura di una visiera semplice ci vuole circa un’ora; quindi se un’ospedale chiede 100 visiere, servono 100 ore, circa 4 giorni di lavoro senza sosta.

Servono dunque più stampanti per ottimizzare i tempi e consegnare il materiale richiesto nel minor tempo possibile.

Per questo motivo i Maker della Campania hanno promosso una campagna di raccolta fondi per continuare ad offrire questo aiuto con una maggiore attività produttiva: saranno acquistate le stampanti e i materiali necessari.

Questo progetto avrà una continuità. Infatti le stampanti 3D, acquistate con i soldi della raccolta fondi, saranno poi donate a scuole, associazioni o enti, che provvederanno a creare laboratori accessibili a bambini e ragazzi.

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