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CAIVANO. Coronavirus, ai cittadini non sono chiare le misure di emergenza

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Il Coronavirus si è ormai diffuso in Italia, colpendo in maniera violenta soprattutto il Nord.

Il Governo ha adottato diversi provvedimenti restrittivi, invitando tutti a restare in casa e ad uscire solo per motivi di lavoro, necessità o salute.

In Campania, invece, nonostante la situazione sia pienamente sotto controllo (i contagiati sono 1582 su un totale di 66.414 in tutta Italia), il Presidente De Luca ha disposto misure ancora più severe, spesso anticipando il Governo, proprio per contenere l’epidemia ed evitare che la situazione precipiti.

Nei giorni scorsi gli uffici postali sono stati invasi da persone, che dovevano ritirare la pensione o semplicemente prelevare contanti: come accaduto ad esempio ieri all’ufficio postale di Afragola.

La situazione è ancora drammatica e non si capisce se la gente non se ne rende conto o è totalmente disinteressata a quello che sta accadendo in Italia, in Europa e nel Mondo.

Questa mattina, a Caivano, all’esterno di un rinomato supermercato della zona, si registrano ancora file interminabili di persone, che devono fare la spesa.

Certo, rientra tra le necessità. Ma, ancora una volta, le persone in fila non rispettano la distanza di sicurezza di un metro ordinata dalle autorità e, nonostante sia presente la pattuglia dei Carabinieri, che controlla tutti accuratamente, risulta oggettivamente impossibile far rispettare le distanze. La gente che si riversa in strada è davvero troppa, soprattutto perché tale situazione si verifica all’esterno di quasi tutti i supermercati.

Ogni giorno muoiono tantissime persone e ancora non è chiaro che assembramenti di tal genere, anche quando sono “giustificati” dalle necessità citate dai DPCM, non fanno bene.

Le persone sembrano realmente disinteressate e non curanti della situazione e inoltre pare che non abbiano paura. Forse si pensa che mascherine e guanti rendano immuni al virus. Non è così.

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