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Coronavirus, il Decreto Cura Italia: sostegno ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Cura Italia, che prevede misure di potenziamento del Sistema Sanitario Nazionale e di sostegno ai lavoratori, le imprese e le famiglie colpite dall’emergenza Coronavirus.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato di una “manovra poderosa“: investimento immediato da 25 miliardi di euro e flussi per 350 miliardi.

Il Decreto si basa su cinque assi principali, elencati dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri:

– il sistema sanitario;

– il sostegno all’occupazione e ai lavoratori;

– la liquidità attraverso il sistema bancario;

– la sospensione degli obblighi di versamento;

– il sostegno aggiuntivo a tutti gli altri settori colpiti.

Per la Sanità sono previsti finanziamenti aggiuntivi per il personale, un fondo per la produzione e la fornitura dei dispositivi medici, come le mascherine, la possibilità di autorizzare la produzione di mascherine chirurgiche e l’arruolamento di medici e infermieri militari, con il potenziamento delle strutture sanitarie militari.

Inoltre si potranno requisire strutture mediche e beni per l’emergenza sanitaria.

Tra le misure a sostegno dei lavoratori troviamo nuove disposizioni per la cassa integrazione in deroga e l’estensione dei permessi retribuiti, con 12 giornate in più tra marzo e aprile.

I datori di lavoro, che riducono la loro attività a causa dell’emergenza, potranno presentare domanda per la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o per l’accesso all’assegno ordinario dal 23 febbraio e per un massimo di nove settimane.

I possessori di partite Iva, i lavoratori con contratto co.co.co e i lavoratori del settore agricolo, del turismo e dello spettacolo per marzo potranno ricevere un’indennità una tantum di 500 euro.

Il Decreto inoltre istituisce il Fondo per il reddito di ultima istanza per il sostegno al reddito di lavoratori dipendenti e autonomi.

Le famiglie, con figli di età inferiore ai 12 anni, avranno diritto al congedo con l’indennità al 50% della retribuzione, per un totale di 15 giorni e al bonus babysitter, fino ad un massimo di 600 euro, che sale a 1000 euro per gli operatori sanitari e di Polizia.

Per quanto riguarda la liquidità attraverso il sistema bancario sono previsti interventi per il fondo centrale di garanzia delle Pmi e misure di sostegno alle imprese.

Il Decreto estende per nove mesi il Fondo ‘Solidarietà Mutui Prima Casa’, il cosiddetto Fondo Gasparrini, esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che hanno subito un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre.

Tra le diverse misure, troviamo la sospensione dell’obbligo di versamenti alla PA e dei contributi e dei premi assicurativi che scadono il 16 marzo. Inoltre vengono rinviati i pagamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali, assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria e i versamenti riguardanti le cartelle affidate all’agente di riscossione.

Vengono, invece, sospesi i versamenti degli adempimenti fiscali in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio.

Inoltre i lavoratori dipendenti, con reddito inferiore ai 40mila euro, usufruiranno, per il mese di marzo, di un premio pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti in sede.

Il Decreto infine prevede misure di sostegno agli altri settori colpiti dall’emergenza.

Per il settore della giustizia è previsto il rinvio di tutte le udienze, sia dei procedimenti civili che penali, a una data successiva al 15 aprile, e la sospensione dei termini per gli atti dei procedimenti, come quelli per la fase delle indagini preliminari.

I cittadini che hanno acquistato biglietti di cinema, teatro e musei, saranno rimborsati con un voucher di pari importo rispetto a quanto speso e da utilizzare nell’arco di un anno.

Il Decreto istituisce due fondi per lo spettacolo e per il cinema per un totale di 130 milioni di euro.

La Protezione Civile è autorizzata ad aprire conti correnti per raccogliere donazioni per il Coronavirus.

Le persone con documento di riconoscimento in scadenza hanno la possibilità di prorogarlo fino al 31 agosto, pur rimanendo non valido per l’espatrio oltre la data di normale scadenza.

Il provvedimento consente alle ASD di non procedere, fino al 31 maggio 2020, al versamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali.

Il provvedimento prevede un fondo per la copertura delle indennità perdute dai collaboratori sportivi nel periodo di emergenza covid-19.

Infine sono previsti fondi per l’internazionalizzazione del Made in Italy, risorse per pagare gli straordinari, connessi al Coronavirus, delle forze dell’ordine e fondi anche per la pulizia straordinaria delle scuole.

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