Altra “mazzata” per Marco Antonio Del Prete. Il congresso del Pd, avvenuto nello scorso fine settimana, conferma alla guida della sezione locale l’ex primo cittadino Francesco Russo. Perché parliamo di “mazzata”? Molto semplice. In un contesto in cui la ricandidatura dell’attuale sindaco frattese sarebbe cosa scontata, con tanto di “benedizione” dei vari organi politici (a cominciare dallo stesso Pd), non ci sarebbe nulla di male. Affidare le redini del partito al capo del decennio significherebbe portare un valore aggiunto al Pd e al centrosinistra a pochi mesi dalle elezioni. In realtà le cose non stanno affatto così. E lo sanno pure le pietre. Le indiscrezioni delle ultime settimane che vedono il ritorno in campo di Russo trovano conferma proprio nell’evento in salsa democrat. Provare per credere. Diamo un’occhiata alla relazione del neo reggente dem: “Sono stato eletto segretario del Pd. Adesso in campo per una proposta politica migliore, diversa e di qualità. Il congresso del circolo di Frattamaggiore del Pd ha scelto me come segretario di sezione. Non abbiamo accettato provocazioni, che pure non sono mancate; non abbiamo replicato ai colpi bassi ma abbiamo preferito alzare l’asticella del confronto sui temi, sugli obiettivi, sull’itinerario da seguire.
Ed abbiamo avuto ragione. La nostra mozione, quella elaborata dal gruppo “RipartiAmo”, è stata l’unica presentata al congresso. Abbiamo preferito lavorare per l’unità del partito su una linea chiara. Una linea sposata anche dalla minoranza democratica. Ha preferito lavorare e aderire mettendo al centro la nostra mozione. E spero che questo atto sia il primo per un’analisi seria e costruttiva anche in vista delle sfide future che ci aspettano. Facendo prevalere la meritocrazia e la politica, senza più inutili fughe in avanti e scelte frutto di insignificanti personalismi. Linea chiara: mettere in campo in vista delle prossime elezioni Amministrative una proposta programmatica politica migliore, nuova, diversa, di qualità. Lo avevamo scritto sui manifesti affissi in città per augurare buon anno alla nostra cittadina. E l’itinerario tracciato in quell’occasione ha trovato la condivisione dei militanti nel dibattito interno e nella soluzione finale da cui è nata la mia investitura, per acclamazione, a segretario del Pd. Innanzitutto è emersa la necessità di rilanciare il partito, restituendo al circolo di Frattamaggiore la centralità nei processi politici e amministrativi. A differenza di quanto è accaduto in questi anni al punto da costringere molti consiglieri comunali e militanti a prendere le distanze dai democrat perché la sezione è stata umiliata, calpestata, mortificata. Una sezione mai coinvolta in alcun processo, messa da parte per favorire ambizioni personali a scapito dell’efficienza amministrativa e quindi dell’interesse collettivo.
Questo congresso ha sancito uno spartiacque. Il Pd si riappropria del ruolo che gli compete e già in queste ore lavorerò, da segretario di tutti, minoranza compresa, per riportare nel partito le migliori energie mortificate in questi anni senza alcuna ragione valida. Dopo aver riorganizzato la sezione, forti anche della partecipazione al coordinamento, per la prima volta nella storia, di 4 esponenti del movimento giovanile del partito, metteremo in campo tutte le iniziative politiche per preparare la prossima campagna elettorale Amministrativa. C’è bisogno di ricostruire un tessuto politico, rilanciando un confronto sui temi e mettendo al centro partiti e movimenti civici. Il congresso di sezione mi ha conferito un mandato chiaro: presenteremo alla città, come detto, una proposta politica e amministrativa diversa e migliore. Insomma, sono in campo, siamo tutti in campo. Per Frattamaggiore. Di nuovo. Di più. Ringrazio il segretario provinciale Marco Sarracino per il contributo determinante che da anni dedica alle nostre comunità; grazie ai militanti, ai tesserati, ai consiglieri comunali, ai Giovani democratici, ai cittadini che hanno partecipato ai lavori. Oggi si apre una nuova stagione per Frattamaggiore restituendo la centralità a quella buona politica che per fortuna conosciamo già.”
Più chiaro di così si muore. Nessuna parola di sostegno al sindaco uscente. Nessuna dichiarazione tesa a rafforzare politicamente l’attuale coalizione di governo. Tutt’altro. Russo lavora ad “una proposta programmatica politica migliore, nuova, diversa, di qualità.” Che tradotto in parole povere vuol dire ufficializzare la candidatura a sindaco anche a costo di schierarsi contro Del Prete. E qui viene il bello. Il sindaco frattese esce con le ossa frantumate dal congresso cittadino. Isolato in casa su a. Messo all’angolo dal suo stesso partito. Figuriamoci, a questo punto, dal resto della coalizione. E non è un caso che la mozione guidata dall’ex sindaco di Frattamaggiore, peraltro l’unica messa in piedi, sia stata sostenuta pure da Del Prete. L’attuale primo cittadino ha pensato bene di “regalare” il partito a Russo per ridimensionare le sue ambizioni da fascia tricolore. Ed andare uniti al voto. Niente da fare. Una strategia naufragata ancor prima di nascere. A conferma che chi detta la linea nel Pd, ovvero nel partito capofila della coalizione, ha un nome e cognome. Francesco Russo. Che a questo punto non è più solo il segretario del circolo frattese. Ma il candidato sindaco “anti Del Prete”. Che per ripresentarsi alla città doveva partire prima dal consenso di casa sua. Una lunga prova di muscoli vinta nettamente dall’ex sindaco. A questo punto una domanda sorge spontanea.
Quali saranno le ripercussioni in maggioranza dopo il ritorno di Russo candidato a sindaco? Una figuraccia senza precedenti che mette a nudo la totale assenza di leadership del primo cittadino nel suo partito. Anche perché se Del Prete non riesce neanche ad avere la gestione politica in casa sua, come può presentarsi agli elettori a nome di un’intera coalizione? Mistero della fede. Ultimo capitolo. Se davvero Russo da segretario vuole ridare dignità al centrosinistra, qual è la sua idea sull’entrata in maggioranza di mesi fa di alcuni soggetti candidati nel centrodestra alle scorse Amministrative? Legittimerà politicamente quella scelta oppure adotterà una linea alternativa? A rincarare la dose ci pensa l’esponente di opposizione Luigi Grimaldi che a NanoTv dichiara: “Adesso è arrivato il tempo della decisione finale per Francesco Russo, da neo segretario sicuramente esce rafforzato rispetto a Del Prete ma deve anche decidere subito cosa fare per dare conseguenza a quanto scrive, ripristinerà la dignità del centro sinistra che ha visto l’arrivo di 4 consigliere dal centro destra? Si candiderà subito e se non otterrà la candidatura lascerà il PD per candidarsi con altra coalizione in contrapposizione a Marco del Prete? Adesso è tempo di uscire allo scoperto se non vuole essere tacciato per il segretario del trasformismo.” Una situazione ai limiti del surreale per il sindaco Del Prete che si troverà a gestire una situazione intricata a poco tempo dal voto. Dinanzi allo scenario descritto, Russo quando e con quali criteri si candiderà? Con quale progetto politico? Di tempo ne è rimasto poco e la città attende chiarezza. Il duo Russo-Del Prete non si spegne. Da qui non si scappa.