Il Bonus facciate con detrazione fiscale al 90% diventi un’opportunità per la riqualificazione del centro storico di Casoria
di Salvatore Iavarone – Presidente Commissione Urbanistica, Territorio, Lavori Pubblici, Ambiente, Vivibilità e Viabilità
Il centro Storico di Casoria necessita di un piano di rigenerazione urbana e di recupero. Una passeggiata nel centro storico della città, ci porta dopo pochi minuti ad una consapevolezza, talvolta amara, ci troviamo avanti a grandi potenzialità, ma realtà abbandonate a se stesse. Edifici storici belli, ma abbandonati, un degrado segnato dalla mancanza di una visione generale dell’area. Ciascuno per anni ha fatto quello che voleva, liberamente e senza controllo. Ed è per questo che si assiste ad una “confusione”, che è il segno dell’assenza di una visione.
Serve pensare ad aree parcheggio, ma anche ad una zona ztl ampia. Serve un piano per il commercio con incentivi ad aprire attività nel centro storico, per tenere vivo il centro antico della città, con un incremento notevole delle attività commerciali.
A tutto questo bisogna porre rimedio in tempo breve, e questa amministrazione deve fare bene e presto la sua parte. Altri comuni sono molto più avanti, e penso ad un piano colore per il centro antico, ma a questo arriveremo dopo.
Cerchiamo di utilizzare gli strumenti che ci vengono messi a disposizione per migliorare la nostra città. Tra questi sicuramente la nuova legge di Bilancio 2020, oltre a fruire anche per tutto il prossimo anno delle varie agevolazioni fiscali, consente ai contribuenti di beneficiare anche di una nuova detrazione: il bonus facciate.
L’art. 1 comma 219 e successivi della legge di Bilancio 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160) ha introdotto, infatti, questa nuova agevolazione. La detrazione, nata per salvaguardare il decoro architettonico nei centri storici (zona A) e nelle zone di completamento (zona B), è relativa alle spese sostenute per interventi edilizi, inclusi quelli di manutenzione ordinaria e i lavori di pulitura e tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici.
“Bonus facciate e legge di Bilancio 2020
Questo quanto riportato all’art. 1 della legge di Bilancio 2020:
219. Per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 90 per cento.
220. Nell’ipotesi in cui i lavori di rifacimento della facciata, ove non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, riguardino interventi influenti dal punto di vista termico o interessino oltre il 10 per cento dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli interventi devono soddisfare i requisiti di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2015, pubblicato nel supplemento ordinario n. 39 alla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015, e, con riguardo ai valori di trasmittanza termica, i requisiti di cui alla tabella 2 dell’allegato B al decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 18 marzo 2008.
In tali ipotesi, ai fini delle verifiche e dei controlli si applicano i commi 3-bis e 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90.
221. Ferme restando le agevolazioni già previste dalla legislazione vigente in materia edilizia e di riqualificazione energetica, sono ammessi al beneficio di cui ai commi da 219 a 224 esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.
La detrazione è ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
223. Si applicano le disposizioni del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 18 febbraio 1998, n. 41.
Conseguentemente, il Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, è incrementato di 0,5 milioni di euro per l’anno 2020, di 5,8 milioni di euro per l’anno 2021 e di 3,6 milioni di euro annui dall’anno 2022 all’anno 2030”.
Il bonus facciate prevede una detrazione fiscale del 90% delle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 per la realizzazione di interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, ubicati in:
zona A (centri storici);
zona B (zone di completamento, ossia parzialmente edificate).
Per il bonus facciate non si applicano i limiti massimi di spesa in vigore per le altre detrazioni. L’agevolazione riguarderà tutti gli interventi finalizzati al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.
In caso di lavori riguardanti interventi influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli interventi devono soddisfare i requisiti di cui al dm 26 giugno 2015.
Saranno ammessi al bonus facciate gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi; tra questi anche quelli di sola pulitura e tinteggiatura esterna. La detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo, a decorrere dall’anno di sostenimento delle spese e nei 9 successivi.
Il bonus facciate è riconosciuto anche in caso di altre agevolazioni, quali ecobonus per il risparmio energetico e bonus ristrutturazioni.In pratica, si potrà tinteggiare la facciata ed eseguire interventi che rientrano nell’ecobonus e usufruire di tutte e due le detrazioni.
Si rende indispensabile coinvolgere seriamente i proprietari degli edifici, richiedendo un intervento concreto per il recupero e la ristrutturazione del centro antico, attivando uno sportello che renda veloce l’iter autorizzativo, concedendo anche gratuitamente l’occupazione degli spazi per la ristrutturazione. Su questo tema mi sono attivato per un evento pubblico in città che presto sarà presentato sulla stampa locale.