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AFRAGOLA aderisce al ricorso sul calcolo errato del fondo perequativo grazie al Consigliere Manna

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AFRAGOLA – L’ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale svoltosi ieri mattina riguardava la mozione avanzata dal Consigliere Camillo Manna sul federalismo fiscale e nello specifico l’adesione al ricorso, che altri Comuni stanno preparando, sull’errore commesso, forse dolosamente, nel calcolo della distribuzione dei fondi di perequazione.

L’ispirazione della mozione arriva dal lavoro svolto dal giornalista Marco Esposito che da una sua inchiesta sulla diversità di applicazione del calcolo sul fondo di perequazione stabilito dall’art.119 della Costituzione Italiana, ha tirato fuori un libro dal titolo “Zero al Sud” e da qui si è appreso che già da diversi anni, quattro per l’esattezza, al sud, dolosamente finiscono meno soldi che al nord.

La colpa di questo fallo amministrativo in realtà è da imputare maggiormente alla sciatteria degli amministratori meridionali. I quali, quelli più bravi, non hanno intenzione di tutelare i propri diritti nelle sedi opportune. Quelli meno bravi invece, non sanno neanche che il proprio Comune ha diritto ad un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante, istituito dallo Stato.

Alcuni esempi portati ieri in aula dal Consigliere Manna erano stati estrapolati dal libro di Esposito e riguardavano principalmente i fondi della sanità e degli asili, dove nel primo caso il calcolo è basato sull’età media degli abitanti divisa per macroregioni, mentre nel secondo caso sulla spesa storica e non su quella del fabbisogno.

Dopo un lungo intervento e non con poca fatica, il Consigliere Manna riesce a far capire alla maggioranza quanto sia indispensabile muoversi e fare qualcosa a riguardo. Così alla fine della discussione in aula, tutti comprendono l’importanza di far valere i diritti di tutti i cittadini del meridione d’Italia compreso Afragola che da una prima stima potrebbe recuperare la cifra di 14 milioni di euro, tanto quanto emerso dall’errore di calcolo sulla perequazione.

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