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GIUGLIANO. Poziello sotto con i numeri in aula, non viene sfiduciato a causa di una grossa speculazione edilizia

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GIUGLIANO – Ieri si è svolto il Consiglio Comunale che ha sancito la disfatta dell’era Poziello. Cinque i punti all’ordine del giorno su sei approvati dall’opposizione che si è trasformata in maggioranza. In poche parole il sindaco in aula è andato sotto con i numeri.

In aula l’opposizione avendo i numeri per farlo ha potuto revocare la variante sul villaggio Rom tanto cara all’amministrazione Poziello e a seguito della sentenza del TAR ha votato a favore del reintegro del comandante della Polizia Locale.

Perché il sindaco Poziello non ha più i numeri?

Il Deus Ex machina di questo ribaltone al contrario è senz’ombra di dubbio il deputato Lello Topo che attraverso un accordo stabilito sul territorio con Gennaro Di Gennaro ha fatto sì che quest’ultimo da NCD passasse al gruppo misto nelle file dell’opposizione e con questo passaggio si definisce un numero abbastanza solido per sovvertire lo stato di cose in aula.

L’opposizione così come il centrodestra avrebbe tutti i numeri per sfiduciare il sindaco ma non lo fa. Perché? In una situazione di normalità, dopo il Consiglio comunale di ieri sera, qualsiasi sindaco si sarebbe recato all’ufficio protocollo a rassegnare le proprie dimissioni ma Poziello, così come già dichiarato in passato, non ha nessuna intenzione di dimettersi.

Oramai l’opposizione è maggioranza eppure non fa nulla per sfiduciare il sindaco. A dire il vero in passato qualche tentativo è stato fatto ma allora fu proprio il Consigliere Francesco Aprovitola di Forza Italia che non presentandosi in aula mantenne il primo cittadino saldo alla poltrona.

Oggi, invece, la situazione sarebbe diversa. Oggi ci sono tutti i numeri per mandare Poziello a casa. Ci sono altri consiglieri passati dalla maggioranza all’opposizione che  hanno rinfoltito i numeri dei dissidenti e comunque la musica non cambia. Allora la domanda che ci si pone è un’altra: chi è che non vuole sciogliere?

Gennaro Di Gennaro in realtà è passato all’opposizione ma l’on. Lello Topo non ha nessuna intenzione di far cadere Poziello, preferisce farlo logorare nei numeri che non ha per testimoniare alla città che il sindaco giuglianese non può essere la figura che potrebbe garantire una governabilità sana per il prossimo lustro.

Così facendo non si fa dispetto a Poziello ma si fa dispetto alla città mantenendo in ostaggio un’amministrazione e nascondendosi dietro alla volontà della fascia tricolore di non dimettersi. Tanto vale staccare la spina e liberare la città da un accanimento terapeutico inutile.

In realtà non è solo Gennaro Di Gennaro a garantire la poltrona a Poziello ma dai banchi dell’opposizione anche Francesco Aprovitola, quasi sempre non presentandosi in Consiglio comunale, riesce a garantire la tenuta del primo cittadino così come la garantisce Andrea Guarino dal suo passaggio al gruppo indipendente.

In città si mormora di un effettivo alone di mistero che si celerebbe dietro alla volontà di mantenere all’impiedi il sindaco Poziello. Alone di mistero che in realtà non esiste, se si pensa che a mantenere uniti gli interessi dei vari consiglieri tecnici come Francesco Aprovitola di Forza Italia dai banchi dell’opposizione e Francesco Iovinella di Giugliano Libera dai banchi della maggioranza ci sia il famoso Regolamento Edilizio da approvare.

Come in quasi tutte le città chi è che mantiene salde certe dinamiche è sempre la lobby del cemento e Giugliano, a quanto pare, non ne è esente. Infatti un Regolamento Edilizio che permetterebbe, in termini di altezza, di rendere abitabili i sottotetti e le mansarde in città sarebbe tutto grasso che cola per tecnici e costruttori e da quello che filtra da radio marciapiede è proprio su questo che si gioca la partita.

Considerato inoltre che intorno alle lobby del cemento si sono sempre mosse forze oscure, non ci meraviglieremo se a Giugliano un Regolamento Edilizio che trasformerebbe sottotetti e mansarde in civili abitazioni venisse votato all’unanimità in Consiglio comunale e quindi la tenuta di Poziello non verrà tradotta come un’azione per assicurarsi la poltrona ma come una mossa per assicurarsi lavoro e pioggia di milioni di euro che si muoveranno in città.

Per l’amor di Dio, si tratta di lavoro e incarichi professionali per qualche consigliere comunale che cerca di mediare tra maggioranza e opposizione per garantire al Comune di Giugliano un Regolamento Edilizio ma che si tradurrebbe comunque in una grande speculazione edilizia, forse una delle più grandi attuate negli ultimi anni.

Allora l’ultima domanda che sorge spontanea è perché il centrodestra da sempre all’opposizione della città non denuncia tutto questo? Perché si rimane in silenzio? Eppure chi ha questo tipo di interesse in Consiglio comunale lo si conosce bene, così come si conoscono bene quali sono gli studi tecnici professionali e aziende costruttrici più rinomati in città. Che Poziello sia usato affinché risluti il sindaco del nuovo Regolamento Edilizio per poi essere abbandonato alla prossima tornata elettorale? Lo scopriremo solo vivendo.

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