Il Premier Giuseppe Conte, all’Assemblea Nazionale del Cna ad Ancona, si è soffermato ancora una volta sulla Manovra:
“Si vuole sostenere che il governo vuole colpire le partite Iva e i professionisti… nulla di più falso.
Oggi basta ripetere affermazioni per renderle vere: una certa propaganda vorrebbe dipingere come profluvio di balzelli e nuove tasse in particolare nei confronti di specifiche categorie come la vostra. False anche le tasse sul contante, su acqua gassata e merendine, benzina
La manovra ci ha sfidato a un compito molto difficile. Quando abbiamo iniziato a lavorare ero fortemente preoccupato. Avevamo un macigno grossissimo sul tavolo, dovevamo mettere 23 miliardi per sterilizzare l’Iva e non artificio contabile.
Sarebbe stato un aumento dell’Iva fortemente regressivo per l’economia, traducendosi in una frenata sui consumi, con effetti negativi a cascata sulle prospettive di crescita. Non potevamo permetterci un rischio simile.
Quando si discute sulla manovra serve onestà intellettuale, teniamo conto dei 23 miliardi per l’Iva, poi valutiamo le altre misure.
Laboriosamente, pazientemente e consapevoli della responsabilità davanti al Paese, abbiamo lavorato per pian piano risolvere questo problema e per delineare una prospettiva a questo Paese. Siamo molto ambiziosi, non ci manca coraggio. Vogliamo orientare questo Paese alla crescita, a una più equa distribuzione del reddito.
Per la riduzione del cuneo fiscale ci sono 3 miliardi che serviranno a rendere più pesante la busta paga dei lavoratori. Non è una somma ingente, ce ne rendiamo conto: faremo di più l’anno prossimo e confidiamo che incrementando le risorse potremo metterle a disposizione anche delle imprese. Sono d’accordo con la prospettiva.
Tutti, anche le persone anziane come i miei genitori, devono essere messi nelle condizioni di effettuare dei pagamenti elettronici, senza dover per forza ricorrere alle carte di credito, ma avere strumenti alla portata di tutti: ne stiamo valutando un ampio ventaglio, con zero commissioni per gli acquisti più modesti e comunque con commissioni sensibilmente più basse delle attuali.
Manterremo inalterato il regime forfettario per le partite Iva fino a 65mila euro“.