AFRAGOLA – Mea Culpa. Solo chi non opera non sbaglia. Alla indiscrezione arrivata nella nostra redazione sulla deliberazione di giunta dell’istituzione del Premio “Ruggero Il Normanno” ho personalmente dato per scontato che fossero fondi comunali destinati alla Cultura, almeno fino a quando la nostra redazione non è stata raggiunta da un’informazione più specifica, ovvero che i fondi messi a disposizione per l’ambito premio, fondato dal già noto Luigi Grillo papà dell’attuale sindaco, verrà sovvenzionato con i fondi P.O.C. (Programma Operativo Complementare) di Città Metropolitana, fondi destinati alla promozione culturale del territorio.
Quale buona occasione, allora, visto che non si tratta di settantacinquemila euro presi dalle tasche dei contribuenti, di promuovere la Cultura sul territorio, attraverso un Premio che non solo esalta le personalità e le eccellenze del luogo ma porta alla memoria anche di un’Afragola che non c’è più come quella di Luigi Grillo e dell’ex sindaco Giovanni Tremante.
La decisione è partita direttamente dal figlio del fondatore, cioè l’attuale sindaco, ma è comunque una buona occasione per rinverdire i fasti culturali di un tempo e cercare, almeno dal punto di vista della Cultura e dello Spettacolo, far fare un salto di qualità alla città che in altri settori langue e ancora non riesce a dare le risposte che vorrebbe la gente.
Quindi il Premio “Ruggiero Il Normanno” non intacca affatto il bilancio comunale e gli afragolesi saranno liberi di godersi un evento all’insegna della cultura senza il rimorso di avere speso soldi che potevano servire ad altro.
D’altronde la bravura di un sindaco sta proprio nel sapere intercettare fondi esterni alle casse comunali e da enti sovracomunali e su questo ne dobbiamo dare atto al sindaco Grillo di aver fatto un’ottima scelta e mi scuso pubblicamente per il misunderstanding.