CARDITO – Le prossime elezioni amministrative si terranno nel maggio dell’anno prossimo e sul territorio già fervono i preparativi. Da un lato abbiamo Giuseppe Cirillo sindaco uscente e proclamato candidato sindaco del 2020 già più di un anno fa e dall’altro lato le varie alternative.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, la prima alternativa al sindaco Cirillo dovrebbe partire dalle file del gruppo “Cambiamo Verso” attualmente rappresentato da tre consiglieri di opposizione. Il candidato sindaco dei cosiddetti “barriani”, perché figli politici dell’ex sindaco Peppe Barra, dovrebbe essere, senza tema di smentite, l’ex Presidente del Consiglio Nunziante Raucci, supportato, per adesso da tre liste che dovrebbero fare da pioniere alla coalizione che vedrà la sua sintesi nell’ex Presidente.
Le tre liste, come potete osservare dalla foto allegata saranno denominate: “Noi Carditesi”, “Impegno Carditese” e “Cardito Riparte”. Le bozze grafiche preparate dalla Comunicazione che cura l’immagine dell’ex sindaco sono al vaglio del gruppo, del padre nobile e del candidato sindaco che ne dovranno scegliere i definitivi.
Altra realtà che sta uscendo fuori è il tavolo tenuto in piedi dal consigliere Pasquale Chiacchio che insieme a Pasquale Barra, Francesco Pisano, Luigi Iorio, Marisa Natale e altri esponenti politici locali ha cominciato ad imbastire un discorso alternativo alla sintesi presentata dall’attuale amministrazione.
Ancora da capire se quest’ultimo tavolo si assocerà alla coalizione tre liste dell’ex sindaco Barra e quindi formare un’unica corazzata in contrapposizione al potere consensuale di Cirillo oppure funge da terza coalizione sul territorio, in attesa delle scelte del Movimento 5 stelle. Anche perché, sul territorio carditese, oltre la coalizione che presenterà l’attuale sindaco come sua sintesi, ci sono parecchi elementi che covano sogni di gloria e sarà proprio in quel preciso istante che qualcuno dovrà dimostrare di aver acquisito maturità tale da dover fare un passo indietro e non commettere gli stessi errori del passato. Staremo a vedere.