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AFRAGOLA. Montefusco stigmatizza il comportamento di Affinito e del vicesindaco

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AFRAGOLA – Non proprio una bella posizione quella del vicesindaco Biagio Castaldo e dell’assessore Affinito che già rimasti orfani di propri sostenitori in aula devono guardarsi bene le spalle se vogliono ancora restare seduti sugli scranni dell’esecutivo afragolese.

A far barcollare ancora di più la loro posizione ci pensa Biagio Montefusco che in qualità di Presidente della IV Commissione – Lavori Pubblici, Urbanistica, Arredo Urbano, Igiene e Sanità, Problematica Alloggi – scrive al sindaco Claudio Grillo comunicandogli che l’intera commissione contesta la mancata partecipazione ai lavori degli Assessori Biagio Castaldo e Giuseppe Affinito che pur, in più occasioni, invitati non hanno assicurato la loro presenza.

Insomma non proprio belle notizie per la cittadinanza, specialmente per chi professa l’interesse pubblico. Eppure da tutti le parti arrivano dichiarazioni rassicuranti che in questa maggioranza non ci sono mal di pancia e allora, a questo punto, la risposta credo che gli afragolesi la dovrebbero esigere dai diretti interessati, Castaldo e Affinito, i quali dovranno spiegare alla cittadinanza tutta il perché della loro assenza ai lavori di Commissione.

Anche se una chiave di lettura a tutto questo può starci anche in maniera opposta. Perché il Consigliere Montefusco redige un documento ufficiale per lamentare le assenze dei due assessori, cosa bolle in pentola? La risposta può essere data se il tutto lo si legge ancora una volta in chiave nespoliana.

Il legame che intercorre tra Affinito e Montefusco non è né storico, né di amicizia vera e né tanto meno di vecchia militanza, è solo un favore che l’architetto deve all’avvocato perché con le sue dimissioni ha concesso la sua entrata in Consiglio, nulla di più. Quindi al minimo screzio, schermaglia o parola detta fuori posto non è detto che il rapporto possa incrinarsi. Politicamente Montefusco oggi è più solo che mai, al di là di essere rimasto l’ultimo dei moicani nella lista del sindaco e pertanto nessuno gli ha vietato il fatto di prendersi una piccola rivincita alla piccata critica che l’assessore Affinito nell’ultimo Consiglio comunale ha alzato nei confronti del mancato parere della Commissione competente sulla delibera degli immobili abusivi.

Ma la lettura di tale comportamento, dicevamo che la si può leggere in chiave nespoliana, cosa significa? Il vero obiettivo, come già scritto in altri articoli, resta il ruolo di vicesindaco che attualmente è ricoperto da un Biagio Castaldo sorretto dalla sola Assunta Di Maso, un bel bottino quello di Castaldo se insieme alla nomina di vicesindaco ci mettiamo anche le deleghe di Lavori Pubblici, Edilizia Pubblica e Privata e Condono Edilizio. Sarà anche legittimo recriminare un certo sbilanciamento se si pensa che gli Affinito e i Castaldo vengono sorretti da un solo consigliere e detengono le più importanti deleghe dell’intero esecutivo. Allora qual è l’obiettivo? Semplice, un rimpasto di giunta che da qui a breve può essere chiesto da chi, specialmente nell’ultimo periodo è concentrato a rinfoltire il proprio gruppo politico in aula, ottenendo poi sia le deleghe di Castaldo che la nomina di vicesindaco.

Logicamente le prime picconate ai pilastri che sorreggono la giunta è giusto che vengono date da quei consiglieri che se anche non dichiarano apertamente la loro fedeltà all’ex senatore, sono sempre pronti a fare i manovali pur di restare immuni dalla voracità dell’animale politico di razza.

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