A leggere la pletora di buone intenzioni dei 4 candidati che si propongono alla guida della piccola cittadina alle porte di Napoli, si preannuncia una vera e propria rivoluzione. Il rischio è, tuttavia, che da PROGRAMMI i buoni auspici finiscano per trasformarsi successivamente in OLOGRAMMI, fino a scomparire del tutto pochi istanti dopo l’insediamento del nuovo schieramento. Non gioca a favore, del resto, la constatazione che in alcune coalizioni (benché qualche malelingua si sia sbilanciata nel definirle ammucchiate) facciano sentire la propria presenza anche alcuni dei responsabili dello sfacelo e del successivo scioglimento, non necessariamente candidati, la cui maschera striminzita lascia, tuttavia, trasparire le reali sembianze. Deve essere questo il motivo di tanto interesse da parte degli organi competenti, che hanno deciso di acquisire tramite i Carabinieri le liste dei candidati per evidenziare eventuali legami, sponsorizzazioni, parentele, connivenze tra candidati ed improbabili “supporters”. Un atto solo apparentemente convenzionale, che lascia presagire una campagna elettorale all’ultimo voto, ma letteralmente sotto scorta. Un monito silente ai cittadini e agli elettori, a ricordare che lo scioglimento è tutt’altro che acqua passata. Occhi aperti della DDA e delle Forze dell’Ordine tutte a garantire uno svolgimento sereno e corretto della competizione elettorale. Ancora un faro acceso che getta nuove ombre su di una comunità ormai stanca di subire gli appetiti di pochi, amplificati dal digiuno imposto dall’austera terna commissariale. A tutti gli attori di questa vicenda non possiamo che augurare un confronto sereno e leale, per un finale che non sia ancora una volta scontato.