“Un grande entusiasmo e una forte emozione“.
È lo stato d’animo che ha pervaso gli alunni e i docenti della secondaria dell’Istituto Comprensivo 2° Dati di Boscoreale (Napoli), capitanato dalla preside, Pasqualina Del Sorbo, nell’incontrare, al Quirinale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Insieme ad altre rappresentanze scolastiche di tutta Italia, la delegazione boschese ha potuto vivere, come è stato sottolineato al termine dell’incontro, “un momento di straordinaria crescita e sensibilità istituzionale“.
Illuminanti le riflessioni che il Capo dello Stato, rispondendo con passione alle domande sottopostegli da alcuni ragazzi, ha rivolto a tutta la platea di allievi e discenti.
Ad esempio, sulla politica intesa come carriera, Mattarella ha espresso il proprio peculiare punto di vista.
“Carriera è un termine che non mi piace molto – ha spiegato agli studenti – non si adatta alla politica, perché ‘carriera’ ricorda ed esprime una professione, un mestiere, come ad esempio la carriera in un’azienda, la carriera diplomatica. La politica non è un mestiere. Se voi mi chiedeste qual è il mio mestiere, la mia professione, risponderei che ormai sono pensionato ma la mia professione è insegnare diritto all’università. Quello è il mio mestiere, il mio lavoro“.
L’impegno politico, secondo il Capo dello Stato, rappresenta un qualcosa in più, un impegno aggiuntivo alla propria dimensione nella vita sociale.
Tra i messaggi lanciati dal Capo dello Stato, l’importanza attribuita alla lettura (“Leggere aiuta ad aprire la mente ed a trovare delle risposte. Solo entrando in contatto con i libri si scopre di avere le ali“) e alla Costituzione, con particolare riferimento ai diritti inviolabili dell’uomo.
“Quando parlava della lettura, – hanno commentato preside e docenti del 2° Dati – Mattarella sembrava il docente che parla ai suoi discenti. Abbiamo percepito la sua passione per l’insegnamento, che sprona e motiva i giovani per migliorarli“.
Mattarella ha invitato, poi, i ragazzi del 2° Dati e delle altre scolaresche, il 2 giugno, per la Festa della Repubblica.
Un incontro “sicuramente educativo e formativo per i ragazzi, tornati a Boscoreale con la consapevolezza che, orientati dai propri insegnanti, cultura e legalità debbano essere tra i valori fondanti delle proprie vite“, questa la sensazione emersa al termine.