ARZANO – Ci va giù pesante e senza mezzi termini l’ex vicesindaco Osvaldo Barba che pone l’accento su quello che è uno dei problemi annosi che devasta e desertifica la vita commerciale e industriale di una città. Stiamo parlando del racket, piaga ultracentenaria che affligge i nostri territori e che poco o niente si fa seriamente a livello amministrativo per arginare tale fenomeno.
Infatti l’invito dell’ex vicesindaco è proprio quello di adottare una politica volta all’antiracket proprio come lui insieme all’ex sindaco Fiorella Esposito e alla FAI di Tano Grasso stavano attuando ad Arzano. Se Barba torna a parlare e lo fa sul racket un motivo ci sarà e Arzano sicuramente non è immune da questo problema e né tanto meno si è dato tempo all’ex amministrazione appena sciolta di raccogliere i frutti della propria visione e per saperne di più abbiamo raccolto le dichiarazioni dell’ex vicesindaco.
Così Osvaldo Barba davanti ai nostri microfoni: “Qual e’il giro di affari del racket. Quanto incide su negozi o attività commerciali che chiudono e su i mancati investimenti o rinuncia ad investimenti d’imprenditori nella provincia di Napoli. Questo è un tema su cui dobbiamo impegnarci tutti, oltre i ruoli, oltre gli schieramenti politici. Dobbiamo pretendere che tutti i partiti mettano in agenda la guerra al racket e che tutte le amministrazioni affrontino questo problema. Un tema che incrocia persone, le loro vite e il nostro territorio. Dobbiamo unire le forze della politica oltre l’eccezionale lavoro di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza coordinate dalla Magistratura per non lasciare soli chi vive questo dramma che noi pensiamo sempre che riguarda altri. Che nascano dipartimenti antiracket nelle amministrazioni nei partiti nelle organizzazioni sindacali datoriali e padronali perché il racket ammazza imprese e lavoro e creiamo una cultura antiracket sul territorio.
Per questi motivi – continua l’ex vicesindaco – in un area a Nord di Napoli falcidiata da racket. Va ripresa la cultura di un antiracket dei commercianti, dei piccoli imprenditori da sostenere oltre la denuncia. Un lavoro che stavamo mettendo in campo ad Arzano con Il Fai di Tano Grasso ma che deve prendere tutto il territorio. E non deve essere – conclude – tema di una forza politica ma di un rinato senso civico”.