CRISPANO – Anche quelli che una volta erano presidi di partecipazione sui territori, oggi si comportano alla stregua dei circoletti di partito del paese. Da diverso tempo, sul territorio crispanese, non si vedeva più il famoso gazebo domenicale del meetup pentastellato all’incrocio tra via Lutrario e strada comunale Santa Barbara. Al limite di far pensare ad un appagamento degli attivisti, visto che non si può criticare il proprio governo, come se agli eterni contestatori, tutto d’un botto, gli andava bene il tenore di vita che si tiene alle porte di Napoli, come se tutto d’un tratto il Movimento 5 stelle nel governo gialloverde avesse risolto i problemi dell’ambiente e di ingerenza camorristica nel comune a nord di Napoli.
Insomma per i giovani pentastellati è come se fosse servito accomodare i propri beniamini nelle stanze dei bottoni per trasformare Crispano nella Svizzera d’Italia. Almeno fino ad oggi, quando forse un sussulto di dignità ha conquistato le coscienze dei pentastellati nostrani o forse il richiamo delle elezioni amministrative che potranno tirare fuori dall’anonimato qualcuno di loro, hanno fatto in modo di uscire con un loro comunicato a mezzo social dove informano la cittadinanza la loro ricomparsa nella vita pubblica della città.
Il meetup Crispano informa la cittadinanza che loro alle prossime elezioni ci saranno, con tanto di benestare degli eletti che prontamente augurano ogni bene attraverso i commenti.
Ma forse gli attivisti o passivisti che dir si voglia non hanno fatto i conti col cambiamento che il Movimento 5 stelle, in questo periodo di loro assenza, ha subito. Infatti c’è da registrare le numerose candidature calate dall’alto e Nola è l’ennesima testimonianza dove ieri sera, gli attivisti storici hanno dovuto prendere le distanze da Giuseppe Tudisco, personalità sconosciuta agli attivisti e votata nell’ultima riunione grazie ad un colpo di coda organizzato con la partecipazione del Consigliere regionale Gennaro Saiello. Al margine di questa riunione è stato individuato il candidato alla carica di primo cittadino per il Movimento 5 Stelle ma gran parte della compagine di attivisti, presenti all’assemblea, non ci sta e accusa: “La candidatura di Tudisco è stata calata dall’alto con un blitz creato ad arte da una piccola frangia del gruppo”.
Per non parlare che finora il Movimento 5 stelle ha preferito non certificare la lista col proprio simbolo nei comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche, vedi Marano che dopo tanta fatica e determinazione gli attivisti del territorio si son visti negare la possibilità di concorrere alle amministrative della propria città.
Quindi mai dire mai, ammettere di essere presente alle ultime amministrative è alquanto azzardato, anche perché le varianti a ciò che questo accada ne sono tante e prima di tutto bisogna superare lo scoglio di trovare la partecipazione di sedici elementi che realmente abbiano a cuore le sorti della propria città.
Unico dato positivo, laddove gli aspiranti pentastellati crispanesi ci riuscissero è che finalmente anche Crispano possa giovare di una ventata di aria fresca, anche perché finora i nomi fatti sono sempre gli stessi ed è come se questa città fosse maledetta ad essere amministrata sempre dagli stessi elementi. Quanto meno la presenza di una terza lista, quella pentastellata, servirebbe a dividere l’elettorato e far sì che forse dalle urne uscisse una gradita sorpresa.