Continua l’offensiva della Lega di Salvini contro i docenti del Sud, precari e non, dopo le dichiarazione del ministro Busetti arriva un’altra tegola, questa volta ai danni dei docenti precari. Le parole del prof. Pasquale Vespa dell’ AnDDL (Associazione nazionale Docenti per il diritto dei lavoratori): “Ci piove addosso un emendamento-insulto a firma del senatore Mario Pittoni che non va nella direzione degli impegni presi dalla Lega in campagna elettorale. Avrei voluto comunicare quanto detto e fatto nella due giorni da me spesa a Cagliari nella nuova ennesima assemblea partecipata organizzata da UIL Scuola e dall’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori, quando invece ci piove addosso un emendamento-insulto a firma del senatore Mario Pittoni”. Continua ancora Pasquale Vespa: “Quel signore che con il suo modo di fare bonario, gentile e dialogante, sempre pronto a rispondere al telefono o a chiamare a tutte le ore del giorno o della notte, aveva conquistato centinaia di migliaia di precari ed il loro voto perchè in campagna elettorale, in virtù del suo ruolo politico di responsabile federale Lega Scuola, aveva promesso l’abilitazione e un percorso di stabilizzazione! Ho con me le prove fotografiche e risposte scritte inviate al sottoscritto a mezzo email! Ebbene l’emendamento all’Articolo 14 del DDL 1018, conversione in legge del decreto 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, di cui apprendiamo dagli organi di informazione, lo respingiamo al mittente! I contentini non ci servono! Dopo 9 mesi dall’insediamento del Governo del cambiamento il senatore Pittoni ha partorito un topolino. Questa gente prima prende i voti su precisi impegni e poi condanna 30mila precari ad essere esodati. E non ci importa il gioco a rimpiattino tra Lega e M5s, il ministro della Pubblica Istruzione è in quota Lega!”
Parole durissime da parte del rappresentante sindacale: “Ci sentiamo traditi dalla Lega e dal senatore Pittoni. Quanto previsto dall’emendamento non va nella direzione promessa. Ripeto, abilitazione e stabilizzazione! Quella promessa che ha fruttato voti della scuola ovunque da nord a sud. In Sardegna abbiamo comunicato solo telefonicamente con il candidato presidente Massimo Zedda del Partito Democratico, con candidati al Consiglio regionale di Lega e Cinquestelle ma sempre e solo telefonicamente, e di persona con alcuni candidati del Partito Sardo d’Azione il cui capo politico è il senatore Cristian Solinas candidato per lo schieramento di centrodestra alla presidenza della Regione Sardegna. Dai candidati presidenti ci attendiamo ora una presa di posizione ufficiale nei confronti del precariato scuola della Regione Sardegna e una dichiarazione sull’azione di sollecito del futuro presidente nei confronti del governo centrale”.
“Abbiamo bisogno inoltre di parlare con chi rappresenta la Lega e il M5s visto che i loro rappresentanti sono di fatto delegittimati. Ovviamente prima della scadenza elettorale del 24 febbraio perchè gli elettori precari della Sardegna attendono risposte. Al contempo esprimiamo piena solidarietà ai Pastori Sardi anche loro in lotta per il lavoro e la sopravvivenza. Ci vediamo alle prossime assemblee di Roma il 26 febbraio e a Napoli il 2 marzo”, conclude la nota dell’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori.