Marano: per molti quello attuale è il peggior Consiglio Comunale della storia recente della nostra città.
Un mix fra inesperienza, bellicosità, strafottenza e autoreferenzialità che lede seriamente all’immagine già debilitata della classe politica maranese.
Non esiste seduta del Civico Consesso che procede in maniera ordinata e spedita con i consiglieri seduti al proprio posto e un presidente che svolge il suo ruolo seguendo semplicemente le regole.
Sono frequenti i momenti di anarchia: c’è chi impiega il proprio tempo con lo smartphone fra le mani tra chiamate e messaggini, chi va a sedersi fra il pubblico per scambiare quattro chiacchiere con gli amici, chi si reca di continuo alla toilette, chi parla senza microfono interrompendo l’intervento di un collega.
Per non parlare di quello che succede durante la presentazione di mozioni e documenti: si assiste ad un viavai che nel migliore dei casi vede colui che legge ritrovarsi da solo in aula mentre gli altri girovagano per l’auditorium.
La situazione, però, peggiora quando inizia la discussione sui punti all’ordine del giorno: di contenuti di natura politica (eccezion fatta per qualche consigliere con un po’ più di esperienza) nemmeno l’ombra.
Di alcuni consiglieri ancora non conosciamo la voce, di altri gli interventi si limitano a dichiarazioni di voti, ma i migliori sono quelli che parlano a più riprese cambiando la propria idea ad ogni intervento, contraddicendo se stessi e il proprio gruppo consiliare.
Tutto ciò determina sedute del Civico Consesso interminabili che spesso vedono l’abbandono degli stessi consiglieri e si chiudono con 3-4 persone fra il pubblico.
Un’ ecatombe che riesce persino a dare una giustificazione a tutti coloro che alle scorse elezioni hanno deciso di non recarsi alle urne.
Osservando questo contesto e l’atteggiamento dei consiglieri sembra davvero difficile assistere ad un’inversione di rotta a breve termine e purtroppo ci sembra chiaro il motivo per cui 23 di loro non hanno votato a favore di una mozione che chiedeva all’amministrazione di rispettare il regolamento del Consiglio Comunale dando piena diffusione delle sedute dell’assise attraverso una diretta streaming da trasmettere sul sito istituzionale in modo tale da poter tornare a coinvolgere i cittadini ormai stanchi e sfiduciati dalla politica.
Una decisione che fa male alla città di Marano e alla democrazia, ma che consentirà ai neo eletti di continuare a ritenere le convocazioni del Consiglio un’esperienza goliardica da condividere con pochi intimi.