Nel giorno della consultazione sulla piattaforma Rousseau per l’autorizzazione a procedere a Matteo Salvini sul caso Diciotti, Silvio Berlusconi, ospite a Mattino Cinque, smaschera il M5S:
“Si tratta semplicemente di un tentativo di scaricare sulla loro base la responsabilità della decisione.
Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato? Sì, allora si nega l’autorizzazione a procedere. No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere.
Dicono ‘attenzione perché se Salvini dovesse essere rinviato a giudizio cadrà il Governo’; per me è un ricatto evidente rivolto ai loro sostenitori e ai loro parlamentari – continua il leader di Forza Italia su Canale 5 – credo che anche la Lega dovrebbe tener conto di questi atteggiamenti“.
Poi il Cavaliere torna a punzecchiare Salvini sull’alleanza stretta con i Cinque Stelle per andare al Governo:
“Sulla fedeltà al Governo, Salvini continua a insistere dicendo ‘sono un uomo di parola’, ma il primo contratto lo ha sottoscritto con i suoi elettori, quello con noi, con il centrodestra che si è presentato al voto il 4 marzo.
È quello il contratto che lega Salvini agli elettori, con i Cinque Stelle c’è un contratto con chi, in verità, non sa neanche che cosa è un contratto“.
Infine Berlusconi conclude, attaccando duramente il M5S:
“Con i Cinque Stelle, che ripetono idee della sinistra del Novecento, l’Italia sta andando verso il baratro, i grillini sono spinti dall’invidia sociale.
I comunisti contro cui sono sceso in campo nel 1994 erano almeno preparati, questi invece sono persone inadeguate.
Lo stato del Paese è drammatico, siamo in crisi, 200 miliardi di investimenti sono andati via dall’Italia“.