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MUGNANO. Sarnataro già in campagna elettorale, Schiattarella rinuncerà alle sue velleità?

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Mugnano: con l’ultimo rimpasto dell’era Sarnataro sono iniziate le manovre per la prossima tornata elettorale di maggio 2020.

Sarnataro, con la nuova Giunta, tenta di blindare i fedelissimi avanzando in diverse interviste la sua auto candidatura.

Ma proprio quest’ultima mossa non è piaciuta ad alcuni nella sua Maggioranza.

A cercare di mettere un freno all’avanzata di Sarnataro ci ha provato il presidente del Consiglio Comunale Pierluigi Schiattarella.

In un post, il numero uno dell’Assise cittadina, si è detto disponibile ad una candidatura.

Dunque sembra farsi sempre più largo una possibile una scissione nell’ambito degli stessi sarnatariani.

Da componenti di una stessa coalizione a fratelli coltelli il passo può esser breve, e a giudicare dall’ambizione dei due personaggi la cosa non sembra poi così improbabile.

Le frecciatine sono iniziate per ora su Facebook, a colpi di inaugurazioni, commenti e interviste dove si dice e non si dice, ma presto le frecciatine potrebbero divenire veri e e proprie spaccature politiche.

La data del 25 febbraio (data ultima per sciogliere il Consiglio Comunale in tempo utile per votare nel 2019) incombe, ma difficilmente si troveranno i numeri per mandare a casa Sarnataro in tempo per ritornare al voto nella primavera del 2019.

Intanto anche altri progetti avanzano: da un lato il centrodestra che sembra ritrovare unità e compattezza, forte anche del trend positivo alle ultime elezioni regionali in Abruzzo e che le Europee potrebbero ancor più cementare.

Dall’altro la coalizione civica e il progetto di rinnovamento portato avanti dal Comitato Civico “Voce e Popolo”, composto da diverse forze civiche e politiche trasversali e un numero crescente di cittadini e simpatizzanti.

Insomma la partita elettorale sembra infiammarsi.

Ci saranno accelerazioni che porteranno a giocarsela già nella primavera del 2019 (evitando di votare insieme alle Regionali) o siamo solo alle prime avvisaglie di una partita a scacchi complessa che si giocherà nel 2020, mettendo nel calderone delle urne la doppia scheda: quella per le comunali e quella per le regionali?

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