Dopo le Elezioni Regionali in Abruzzo, il Movimento Cinque Stelle è letteralmente crollato lasciando una prateria al Centrodestra che di fatto ha trionfato.
I grillini non hanno capitalizzato gli otto mesi di Governo in compagnia della Lega.
L’esecutivo invece fa bene al Carroccio che si trova lanciato verso le Europee con il traino importante di tutto il cetrodestra unito.
Inoltre in serata l’analisi dei costi benefici sulla Tav ha ulteriormente agitato le acque pentastellate che vorrebbero usare il NO alla Torino-Lione per mettere con le spalle al muro la Lega e guadagnare consensi.
Questo, però, comporterebbe rischi elevatissimi per il M5S: infatti la Lega potrebbe approfittarne per rompere il patto di Governo.
Uno scenario che rende nervosi i due leader del Movimento, Di Maio e Di Battista, che ora cercano il colpevole di quanto non ha funzionato in questi primi mesi di Governo.
Per i grillini il Premier Giuseppe Conte è il principale responsabile della caduta pentastellata.
Si tratta di un Premier indicato dai grillini e in teoria avrebbe dovuto rappresentare i Cinque Stelle a Palazzo Chigi.
Il Premier, invece, come riporta Il Messaggero, sta giocando una partita nel suo campo.
Consiglia di proseguire i lavori della Tav, è garante dei rapporti col Colle e non pare più allineato sulle posizioni pentastellate.
Da questo quadro potrebbe emergere l’idea, una suggestione, di provare il salto: un partito in proprio con Conte al comando.
E infatti, sempre secondo quanto riporta Il Messaggero, c’è l’ipotesi di un movimento “riformista” che possa abbracciare tutti i neoeletti che in questa legislatura si sentono ai margini del Movimento.
In tanti si lamentano del trattamento riservato dai 5 Stelle.
È ormai noto che il rapporto tra il Premier e i pentastellati di Governo è ormai alla frutta e dunque ci potrebbe essere lo spazio per un nuovo ruolo per Conte, che gode della stima di Salvini che lo considera un antidoto all’ala ortodossa grillina.
Insomma il Prof, diventato Premier per caso, potrebbe tentare la strada della politica.