All’indomani della proclamazione di Maurizio Landini a Segretario Generale Nazionale della CGIL, Nicola Ricci Segretario Generale della CGIL Campania è intervenuto questa mattina a GENERAZIONE X, trasmissione radiofonica condotta da Pasquale De Laurentis su Onda Web Radio.
Ecco quanto evidenziato:
Da Camusso a Landini cosa cambia per la Cgil?
Da Bari esce una CGIL più forte e unita. La sintesi non era scontata. Non penso vi sia uno stravolgimento da Camusso a Landini, poichè quest’ultimo eredita un lavoro importante fatto dalla Camusso e dalla segreteria nazionale uscente, vedi la Carta dei Diritti e il Laboratorio Sud. Landini mette al centro con maggiore forza il lavoro, quindi avremo una continuità. Poi è chiaro che ogni dirigente ha una propria storia e può orientare l’organizzazione su un lavoro e una società che cambia. Verrà presto fuori la sua idea di sindacato.
Come si arriva alla grande manifestazione del 9 Febbraio?
Una grande manifestazione con grandi obbiettivi, cioè portare in piazza più lavoratori e pensionati possibili per dire no alla manovra del Governo. E’chiaro non si può chiedere su una manovra che è diventata già Legge dello Stato lo stravolgimento. Si può chiedere però con forza un confronto con il Governo cercando di modificare diverse cose tra cui le decurtazioni sui fondi di coesione e sviluppo. Il Mezzogiorno, da questa manovra, ne esce nettamente penalizzato. Non siamo contro al reddito di cittadinanza come sostegno alla povertà, ne siamo contrari al fatto di poter andar in pensione, riteniamo tuttavia che l’opzione iniziale debba essere quella di creare lavoro come prima condizione utile. Il 9 in piazza per dire no a quello che avranno i pensionati vedendosi appiattire la pensione, no perchè non si crea lavoro e condizioni di sviluppo per le aree colpite dalla crisi, e maggiormente nel mezzogiorno.
Il sindacato a Napoli e in Campania esce da una situazione di crisi. In che modo rilanciarlo?
Ripartiamo innanzitutto con un nuovo gruppo dirigente. Avremo una bella pattuglia di delegati nei luoghi di lavoro. Metteremo in campo delle idee e diverse progettualità. Le nostre opzioni per la Campania sono il lavoro, lo sviluppo e il problema del regionalismo differenziato. Il lavoro deve essere al centro delle politiche di attuazione della Cgil. Non dimentichiamoci il prezioso lavoro dei compagni e le compagne pensionate che rappresentano un valore aggiunto per la nostra confederalità.
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Pasquale De Laurentis