MUGNANO. Il piano di Sarnataro per restare in sella fino al 2020
Mugnano: ormai con il passare dei giorni si fa sempre più chiara la exit strategy di Luigi Sarnataro per restare in sella alla poltrona di sindaco di Mugnano fino allo scadere del mandato (maggio 2020).
L’obiettivo del “rivoluzionario” mugnanese è quello di allungare il più possibile i tempi per l’ormai annunciato rimpasto di Giunta, l’ultimo probabilmente della sua era.
Se Sarnataro riuscisse a tener a bada la sua Maggioranza e rimandare tutto dopo l’approvazione del bilancio e passare il mese di febbraio indenne riuscirebbe nella mandrakata.
Infatti passato questo lasso di tempo, anche in caso di sfiducia o dimissioni davanti al notaio si andrebbe al voto nell’estate del 2020.
A questo punto anche i temibili consiglieri che dovrebbero entrare in Consiglio o eventuali mal di pancia di qualche esponente sarebbero più facilmente gestiti.
La paura di Sarnataro è quella di far entrare troppo presto in Assise persone non sotto il suo diretto controllo e scatenare così un effetto domino che potrebbe portare ad una mozione di sfiducia o alle dimissioni davanti al notaio dei consiglieri.
Se questo accadesse prima della fine di febbraio il voto verrebbe anticipato di un anno e il commissariamento sarebbe solo di pochi mesi e non di un anno, come se invece tutto ciò avvenisse dopo febbraio.
In politica, e Sarnataro lo sa bene, si dice: “meglio avere il peggiore dei sindaci che il migliore dei commissari”, è su questo mantra che Sarnataro punta la sua fiche per puntare ad un’eventuale ricandidatura.
L’interesse di qualcuno è di non andare a votare in concomitanza con le Regionali e quindi anticipare il voto, ma il tempo stringe e trovare i numeri per mandare a casa Sarnataro diventa difficile, dal canto suo il sindaco cerca di allungare i tempi, resistere anche se annaspando fino alla fine per poi sperare che nel tourbillon delle doppie elezioni ci sia spazio anche per lui, o per una riconferma o chissà…