Afragola

AFRAGOLA – Associazioni per la legalità.

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Ieri sera all’Arancia Blu di Afragola ‘Associazione Libera, insieme ad altre del territorio ha chiamato a raccolta le associazioni che da anni lottano per la legalità per un’assemblea pubblica. La sala gremita dalla presenza di tantissimi cittadini e rappresentanti delle associazioni ma le istituzioni erano assenti o qualche presenza di, ma solo  di passaggio. Probabilmente la serata fredda e la pioggia hanno indotto a non uscire di casa o presi da altri impegni istituzionali, Maria Saccardo introduce, parla dell’impegno che da anni l’associazione Libera propone in città e in Italia, chiede ai presenti di intervenire e di esprimere la loro opinione sui fatti che hanno caratterizzato la cronaca ma anche della “Masseria Ferraioli”. Il manufatto e l’area sono beni confiscati alla camorra locale e che oggi l’amministrazione comunale in un comunicato, dopo una riunione sul problema, attraverso un comunicato dei dirigenti responsabili cercherà a breve per una soluzione.

Il presidente nazionale dell’Associazione “S.O.S. Impresa” Luigi Cuomo racconta la sua idea, quella di non abituarsi al pensiero che qualcuno ha espresso riguardo alle bombe “era meglio prima”. Una comunità non deve mai immaginare che ci siano delinquenti migliori di quelli che vengono dopo solo perché non c’erano le bombe. L’estorsione e le intimidazioni, come gli omicidi avvenivano lo stesso. Giuliano Ciano dell’Associazione Nco (nuova cooperazione organizzata), racconta la sua esperienza a Casale di Principe, dell’attività che è nata, di natura enogastronomica, su di un bene sequestrato ai clan. Giuseppe delle Cave di Libera ha fornito, attraverso delle slade una panoramica su tutti i beni sequestrati, non solo la Masseria Ferraioli, che ancora non sono stati messi a disposizione della comunità, addirittura alcuni sono abitati illegalmente anche se sottoposti a sequestro. La politica in sala non c’è e se c’è non parla, il solo Salvatore Iavarone, da sempre in prima linea sui temi legati alla legalità, ex assessore alla legalità qualche anno fa, interviene, proponendo l’istituzione dello sportello antiracket nella sede comunale, per dare un segnale di coraggio e vicinanza.

Iavarone ha raccontato la sua esperienza civile, politica e istituzionale, incoraggiato soprattutto le associazioni presenti a non mollare. raccogliere le idee e mettere insieme progetti del recente passato, attuali e future per rilanciare il tema della “legalità” ad Afragola, offuscato dalle bombe che continuano a occupare la cronaca, anche se l’ultima di ieri mattina non è esplosa. Altri interventi tra i quali quello dell’ex Dirigente scolastico e assessore prof. Vittorio Mazzone, del responsabile CGIL Antonio Andreozzi, di altri cittadini che hanno ribadito che Afragola è quella della manifestazione del 19 gennaio 2019 non del baciamano a Salvini. Mille cittadini hanno manifestato il giorno dopo lo spot della venuta del leader della Lega ad Afragola per parlare delle bombe in città. Spente le luci dell’evento e delle figure istituzionali di carattere nazionale, tutto è tornato come prima, compresa l’ennesima bomba, stavolta non esplosa di ieri mattina. “Forse è stata la pioggia”, la battuta amara ma convincente di Giuliano Ciano della Nco, una pioggia d’indifferenza se nessuno dei commercianti è presente in sala e che hanno subito l’atto intimidatorio in città. Bene ha fatto la presidente di Legambiente Giusiana Russo a segnalare i roghi del “Cantariello”, altro problema che non trova soluzioni e che da anni è lì e che brucia di rifiuti speciali che inquinano e intossicano le comunità di Afragola e Casoria, di fronte ai fiori all’occhiello del terziario Ikea e Leroy Marilin

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