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AFRAGOLA. Caso Masseria Ferraioli. Cosa vuol dire presidio di legalità

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AFRAGOLA – Non è passata inosservata, come non poteva farlo, la scelta del settore comunale di sgomberare in autotutela alcune particelle catastali, poste sotto sequestro, della Masseria Ferraioli. Perché questa è la definizione giusta e la frase da scrivere perbene. Se no la gente non capisce o la si induce, così come fatto anche da organi di stampa autorevoli, a capire tutt’altro. Ma cerchiamo di capire meglio la situazione, con parole semplici, partendo dalla genesi della situazione.

Nel 1 Marzo 2017 l’ex villa Magliulo, bene confiscato alla camorra locale, viene assegnata ad un gruppo di cinque partner associativi, legati anche all’associazione nazionale per la lotta contro le mafie “Libera” e ad alcune sigle sindacali. Da qui i beneficiari partono con i loro progetti sociali, sfruttando per lo più l’agricoltura, con orti urbani e la vendita dei prodotti che quelle porzioni di terra offrono. Il fatto è che in realtà, sotto la gestione Tuccillo, e questo va chiarito, questo bene è stato assegnato senza che le particelle catastali sui cui sorge, appunto la villa Magliulo, poi denominata dagli stessi assegnatari “Masseria Antonio Esposito Ferraioli”, fossero mai state dissequestrate.

Purtroppo, non per colpa loro, ovviamente, gli inquilini che finora abitavano Masseria “Ferraioli” erano tecnicamente considerati degli abusivi a tutti gli effetti. Ora una domanda sorge spontanea: Quest’amministrazione, da poco insediata e scoperto il problema, dove avrebbe peccato di illegalità, riportando un bene al suo stato originale?

A meno che, come già detto in un altro articolo, non si voglia strumentalizzare la vicenda e farla diventare un caso politico, così come già sta diventando, grazie alla complicità di alcuni organi di stampa. Fortunatamente Minformo si è sempre tenuto fuori dalle diatribe politiche e ha sempre guardato in faccia la realtà e per chi non la conoscesse, con semplici parole, cerchiamo di fare chiarezza anche su quello che era diventata la Masseria Ferraioli.

Se proprio di presidio di legalità bisogna parlare, allora gli ex gestori della masseria, facessero bene ad aiutare l’amministrazione a fare chiarezza sulla loro posizione e sul dissequestro mai avvenuto, individuandone cause e responsabilità. Certamente non può far piacere a nessuno, e spero neanche agli ex gestori, vivere nel conflitto della lotta alla camorra occupando un terreno abusivamente. Si, è vero gli è stato assegnato dall’ex amministrazione, ma chi dei gestori si è interessato veramente alla cosa? Di solito quando non arrivano bollette dell’energia elettrica a casa e l’utente non se ne interessa, la luce gliela staccano lo stesso, in una similitudine del genere, alla fine è successo proprio questo.

Al di là delle polemiche sugli alberi scomparsi, malati o rubati. In capo a tutto poi, c’è una convenzione da rispettare. Chi l’ha letta quella convenzione? Credo nessuno. Siamo sicuri che quella convenzione sia stata rispettata dagli inquilini? Un’associazione che si rispetti, una Onlus che vuole ergersi a presidio di legalità, prima di tutto deve apportare benefici alla comunità e al territorio su cui sorge il bene assegnatogli, ma soprattutto deve agire nel pieno della trasparenza. Sono stati vari i progetti a cui Masseria Ferraioli, “nell’abusivismo del caso”, ha partecipato e percepito fondi. Chi dei cittadini afragolesi, proprietari della struttura (meglio non dimenticarlo mai) conoscono il bilancio di queste associazioni? O chi degli afragolesi conoscono chi o cosa sia stato fatto con i soldi dei progetti finanziati grazie al bene che loro stessi hanno affidato nelle mani di queste persone?

Non basta circondarsi di un’associazione che riconosce la lotta anticamorra anche laddove sono volati schiaffi in un bar per delle offese, o avere la facoltà di far arrivare ministri e deputati, per dichiararsi presidio di legalità. I presidi di legalità nascono nelle strutture istituzionali, partendo dalla formazione dei bambini. Chi della Masseria Ferraioli ha presentato un progetto vicino alle scuole di Afragola o abbia coinvolto qualche realtà afragolese che già da diverso tempo lotta contro la piovra? Masseria Ferraioli è un bel sogno ed è un bel messaggio che si può dare alle mafie, ma siamo davvero così sicuri che lo si stava usando nel giusto modo? Siamo davvero sicuri che in quell’ambito vigeva la trasparenza?

Se tutte le risposte alle mie domande saranno positive allora bisogna chiedere all’amministrazione Grillo, quale sarà l’intenzione dopo che i terreni verranno dissequestrati. Li daremo di nuovo agli ex gestori che tanto bene avranno fatto? Oppure l’assegniamo ad altre realtà del territorio? Con la speranza che questa nuova amministrazione però vigili meglio della scorsa e che Masseria Ferraioli, oltre che abusiva, non diventi anche solo un mero strumento per fare business.

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