AFRAGOLA – Un sindaco più indaffarato del solito stamattina quello visto alla casa comunale che oltre tutti gli impegni che una città di circa sessantacinquemila abitanti presenta, stamattina ha dovuto affrontare di nuovo il problema delle bombe del racket.
Abbiamo fatto visita stamattina al primo cittadino allo scopo di informare la cittadinanza afragolese quali fossero le mosse attuate dalla politica cittadina per arginare questo fenomeno che sta terrorizzando l’intera città e davanti ai nostri microfoni Claudio Grillo ha dichiarato: “Stamattina abbiamo avuto un altro incontro telefonico con il Questore e gli organi delle forze dell’ordine dove si è discusso di nuovo di questo fenomeno criminale. La testimonianza di quanto dico è visibile a tutti, la città è più che controllata e i tre blitz avuti in questi giorni sono l’ulteriore prova della presenza dello Stato. Purtroppo storicamente stiamo attraversando un periodo buio dal punto di vista della cronaca nera e ne sono consapevole ed è per questo che anche in collaborazione con la Prefettura e le Forze dell’Ordine si è deciso che in queste zone dovranno essere trasferiti altri elementi, tra agenti e militari, che verranno a rafforzare le presenze già esistenti sul territorio”.
“Dal punto di vista politico – continua il sindaco – stamattina mi dovevo incontrare con l’Onorevole Pina Castiello per un punto della situazione, ma ella, giustamente, ha preferito correre a Roma per ottenere un colloquio con il Ministro degli Interni per sottoporgli l’urgenza del caso. Da questo punto di vista, personalmente, confido nei buoni uffici dell’onorevole, visto il rapporto diretto che vanta col vicepremier, sperando che da qui a breve si riesca a domare questa situazione. Intanto il giorno 17 ci sarà un altro confronto col Prefetto Pagano per fare il punto della situazione sul tavolo della sicurezza aperto nei giorni scorsi. L’appello che faccio è quello che tutta la cittadinanza devono restare vicino alle istituzioni. Proprio perché – conclude – questi sono momenti in cui tutta la cittadinanza si deve stringere intorno ad un’unica parola: “Legalità”.