Torna a parlare Mauro Bertini, il capogruppo dell’Altra Marano, lista all’Opposizione dell’Amministrazione targata Visconti, lancia un duro attacco verso la gestione delle strisce blu.
“È una strana e per certi versi inquietante storia – commenta Bertini – quella dei parcheggiatori che da qualche mese controllano gli stalli della sosta a pagamento. Mi ha sorpreso la straordinaria fretta con la quale, appena eletto, il sindaco si sia precipitato a firmare i decreti con i quali conferisce loro il requisito ufficiale di “ausiliari al traffico”, una fretta che ha stupito i più e sollevato una serie di interrogativi. Visconti – continua Bertini – può spiegarci la ragione per la quale a soli 4 giorni dall’insediamento, prima di qualunque altro atto, ha firmato i fatidici tredici decreti come se da questo dipendesse la sopravvivenza di Marano?
Chi è che ha posto in maniera tanto urgente questa esigenza? Sa che non sarebbe successo niente se fosse stata affrontata quindici giorni dopo quando, con la convalida degli eletti?
Si è domandato – continua con le domande Bertini – per quale motivo i Commissari, che avevano tutto il tempo e tutti gli elementi per farlo, si erano categoricamente rifiutati di emettere i decreti lasciando la patata bollente nelle mani dell’ormai prossimo sindaco?
Non ha suscitato nessun sospetto il fatto che fra i 13 nominativi solo tre sono di Marano mentre ben otto (7+1) sono di Qualiano e Villaricca?
Il fatto che fra gli unici tre di Marano ci sia la moglie di un ex consigliere comunale da sempre fedelissimo del ras della politica di Qualiano non ha messo a pensare?
Che tutti e tredici gli “ausiliari al traffico” siano stati assunti il 3 ottobre 2018 e che nessuno di loro risulti essere già alle dipendenze della Piparking non è una cosa che fa sorgere qualche dubbio?
Il fatto che la ditta che gestisce i parcheggi a pagamento a Marano sia la stessa che lo fa anche a Qualiano non ha incuriosito?
Tutte queste coincidenze che vedono Qualiano al centro di questo strano intreccio non sono sembrate un po’ troppe e troppo strane per essere fortuite?“