Mugnano: Dopo mesi e mesi di trattative, di tentativi di addormentare la fame di visibilità di alcuni consiglieri, per il sindaco Luigi Sarnataro è arrivato il momento di decidere sul rimpasto di Giunta.
Smaltite le festività natalizie per il Primo cittadino di Mugnano toccherà far girare le poltrone dei suoi assessori. Lascerà il ruolo di vice sindaco Franca Russo, il gruppo Mugnano Futura spinge per un ruolo nell’esecutivo dell’attuale consigliere Antonio Bove. Di conseguenza spazio in Consiglio Comunale a Biagio Guarino.
Per il Pd dovrebbe entrare nella nuova Giunta la giovane Rita Esposito. La consigliera dem subentrerà a Ernestina Limongelli che ha partorito e non può dedicare tutto il suo impegno al Comune. Sugli scranni del Consiglio Comunale, spazio dunque all’ex segretaria cittadina del Pd Elisabetta Riccio, una delle più critiche verso la “rivoluzione culturale” di Sarnataro ed i suoi, chissà se pace è stata fatta o ci sarà ancora qualcosa che cova sotto la cenere. Pare però che tutto si sia risolto con una “pace apparente”, anche frutto di un accordo extra comunale. Trait d’union per il via libera di Esposito in Giunta e l’entrata di Riccio in Consiglio è stato il consigliere regionale Pd Antonio Marciano.
Tutto gira intorno al prossimo congresso del Partito Democratico per la carica di segretario Nazionale ed ovviamente regionale. Dopo l’accordo romano tra Richetti e Martina (il primo abbandona la candidatura per sostenere il secondo) ed anche la sezione del Pd cittadino si è unita. Tutti appassionatamente ad appoggiare Martina e di conseguenza Leo Annunziata (sindaco di Poggiomarino) per la segreteria regionale.
Questo a discapito del neo sindaco di Marano Rodolfo Visconti, Comune confinante, uno dei pochi a riuscire a portare alla vittoria il Pd sempre più in caduta libera.
Ora peró bisogna capire quale uomo lascerà la poltrona della “Giunta rivoluzionaria”: Vincenzo Massarelli (fallimentare per la gestione del Mercato Ittico), Dario Palumbo (desaparecidos a dir poco sugli eventi) o Valerio Capasso (per la disastrosa gestione sul tema dei rifiuti)?
Uno dei tre dovrà inevitabilmente, per il rispetto delle quote rosa, abbandonare la sedia. Altrimenti il valzer di poltrone dell’Amministrazione delle rivoluzioni non potrà andare in scena.