Mugnano è una città contro la camorra e contro la violenza sulle donne.
Almeno a chiacchiere.
Difatti ieri con il il patrocinio morale del Comune si è esibito Marco Marfé.
Personaggio noto alle cronache per tanto altro oltre che per il suo pezzo forte IL FRAGOLONE, canzone con chiara allusione sessista.
Come è possibile che un cantante neomelodico così discusso si sia potuto esibire col patrocinio morale dell’Ente?
Se lo domandiamo al Sindaco se ne laverà le mani dicendo che non sapeva.
Eppure se consultiamo la pagina ufficiale del cantante è dal 16 dicembre che questo annuncia la sua presenza a Mugnano.
Poi al danno si aggiunge la beffa.
Nella giornata di ieri l’amministrazione allertata da un comunicato delle PRO LOCO dirama un comunicato nel quale afferma di “non far esibire il cantante incassando il pieno sostegno dell’associazione che ha organizzato l’evento“.
Quindi l’amministrazione pur se colpevolmente in ritardo sa dell’esibizione ed è d’accordo con l’associazione a non far esibire il cantante.
Ma poi?!? L’assurdo fa la sua comparsa in una vicenda di per sé già grave.
Il comunicato poche ore dopo scompare e l’esibizione si svolge regolarmente.
Con una amministrazione che sapeva dunque dell’esibizione del cantante e che non fa ritirare il patrocinio morale.
E, ciliegina sulla torta, alla presenza del Sindaco incontrato durante l’esibizione da numerosi presenti.
La vicenda temiamo si commenti da sola.
Parla di inettitudine, incapacità di organizzazione, addirittura di affermazioni false e smentite dai fatti e cosa ancor più grave di un colpevole svilimento di valori fondanti il vivere civile quali la condanna senza se e senza ma della cultura sessista e maschilista.
Di tutto questo qualcuno deve rispondere.
In primis il Sindaco, il capo di una amministrazione.
O in subordine l’autore di un comunicato poi scomparso in poche ore firmato “lo staff del Sindaco” e infine l’assessore agli eventi perchè palesemente incapace di organizzarli o perché, come sostengono alcuni, totalmente assente nel suo ruolo.