L’Italia si è arresa nella battaglia contro l’Europa sulla manovra.
Infatti il Governo, dopo aver annunciato più volte una legge di Bilancio con un deficit/Pil del 2,4 per cento, ha firmato per il 2,04 per cento, praticamente arrendendosi all’Europa.
Insomma, un cambio di scenario che potrebbe subire ulteriori aggiustamenti. Infatti Pierre Moscivici, Commissario Ue agli Affari Economici, ha fatto capire che l’Italia deve fare ancora uno sforzo in più. Il ministro del Tesoro Giovanni Tria è intenzionato a chiedere lo sforzo ai due leader, Salvini e Di Maio.
Giovanni Tria vuole chiedere lo sforzo ai due leader perché la manovra poggia su quota 100 e sul reddito di cittadinanza.
Secondo quanto riportato da Repubblica, ieri il Ministro Tria avrebbe cercato al telefono più volte il ministro dell’Interno, Salvini, per chiedere di abbassare la spesa che se per il 2019 è di 4,5 miliardi, aumenterà nel 2020 e nel 2021 con 8 miliardi all’anno. Salvini avrebbe avuto il cellulare staccato perché si trovava ad Atene per la partita Olimpyakos-Milan di Europa League.
Tria, però, si trova di fronte ad un muro anche sul fronte grillino perché la spesa per il reddito di cittadinanza è già più bassa rispetto a quella prevista inizialmente: 7,5 miliardi rispetto alla richiesta di 9 miliardi avanzata all’inizio delle trattative.
Così ci troviamo di fronte ad un nuovo braccio di ferro tra Lega e M5s. Il Ministro Tria si trova in mezzo.