CRISPANO – Grazie all’inchiesta condotta da Minformo, nella persona del Direttore Editoriale Mario Abenante, dove si denunciava lo stato di abbandono della zona industriale, ormai diventata ricettacolo di ogni tipo di rifiuto depositato illecitamente da persone incivili, qualcosa si è mosso.
A Crispano stamattina si è messa in moto la macchina burocratica. Non si sa se l’azione sia partita o meno dai Commissari prefettizi, ma la notizia certa è che la SAPNA, proprietaria dello STIR di Caivano, attraverso un proprio delegato recatosi stamane negli uffici comunali di Crispano, ha dato autorizzazione a conferire, proprio nel sito di stoccaggio caivanese, quindici tonnellate di rifiuti presenti in quella zona.
La nota dolente per i Commissari però, è che la ditta appaltatrice della raccolta rifiuti nel comune gigliato non possiede i mezzi idonei per il recupero di quei rifiuti e siccome l’opportunità che offre la SAPNA vale solo per questa giornata, molto probabilmente c’è anche il rischio che non si riesce a cogliere questo vantaggio offerto dal proprietario dello STIR.
Purtroppo, per il bene pubblico, mettere d’accordo più enti non è facile e laddove gli stessi trovano la quadra c’è da fare anche il conto con l’esternalizzazione dei servizi ed è così che si crea l’impasse e un vortice dal quale è difficile uscirne. Il nostro augurio, siccome siamo stati artefici a smuovere le acque, è che presto chi amministra Crispano riesca a trovare, per il bene pubblico, la soluzione al problema.