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AFRAGOLA. 10 persone arrestate per contrabbando di sigarette tra Afragola, Casoria e Cardito

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Su impulso della DDA, la Guardia di Finanza di Frattamaggiore, ha arrestato dieci persone: Del Prete Vincenzo, 55enne di Afragola, Civile Emanuele, 38enne di Napoli, Polito Carmine, 36enne di Napoli, Arciprete Salvatore, 39enne di Napoli, Palmentieri Emanuele, 29enne di Napoli, Tagliaferri Anna Maria, 50enne di Napoli, Puzio Luigi, 27enne di Acerra, Puzio Pasqualino, 30enne di Acerra, Palmitano Bruno, 43enne di Afragola, e Tomasuolo Vitale, 69enne di Napoli.

I dieci arrestati, di cui sei condannati ai domiciliari e quattro all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, sono accusati di aver costituito e gestito organizzazioni criminali, coinvolte nella vendita di sigarette di contrabbando.

La Procura Distrettuale di Napoli ha coordinato le indagini e ha individuato un insieme di organizzazioni criminali, che gestiva il monopolio della vendita di sigarette di contrabbando nei comuni di Afragola, Casoria e Cardito. I finanzieri di Frattamaggiore sono spesso intervenuti per bloccare la vendita delle sigarette, hanno scoperto depositi di stoccaggio delle sigarette provenienti dall’estero, hanno pedinato i soggetti coinvolti e hanno verificato le modalità di vendita dei contabbandieri.

Al servizio dei capi del contrabbando c’erano tantissimi venditori, che si occupavano della vendita al dettaglio delle sigarette. I criminali, per contrastare le forze dell’ordine, utilizzavano vari espedienti: suddivisione della merce trasportata in modo da rimanere al di sotto delle quantità che prevedono il sequestro penale; sostituzione delle auto utilizzate e delle schede dei cellulari, con i quali si contattavano tra di loro e con i rifornitori; cambio dei tragitti di rifornimento della merce.

Alla fine, però, la Guardia di Finanza di Frattamaggiore è riuscita ad arrestare le dieci persone in flagranza di reato. Nel corso degli arresti, i militari hanno sottoposto a sequestro 51163 kg di sigarette, 4 depositi, 4 autoveicoli e 10 cellulari, individuando movimenti di denaro contante, il tutto per una cifra complessiva di 10 milioni di euro.

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