Luigi Di Maio ha confermato l’idea politica di spingere verso la creazione di una sola rete nazionale, obiettivo fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e non osteggiato dalla Lega. Ecco le parole del Ministro sull’indiscrezione Telecom-Open Fiber: “Non c’è nessuna volontà di fare espropri proletari, lo faremo dialogando con tutti e pensando ai posti di lavoro. Io credo che entro la fine dell’anno anche il dossier Tim vada chiuso“.
In ambito 5 Stelle si sta studiando anche un meccanismo che introduca, anche per la rete tlc, la RAB (regulatory asset base), ovvero un sistema incentivante per remunerare investimenti, sulla falsariga di quanto succede con Terna e Snam, considerate esempi di successo. Oltre la RAB, c’è da valutare quanto debito e quanto personale verrebbe indirizzato verso la nuova società e bisogna capire le intenzioni dei soci di Telecom e di Open Fiber.
Su tutto questo vigila attentamente l’Autorità delle comunicazioni: il tema della rete è stato analizzato nelle scorse settimane e domani lo sarà di nuovo. L’obiettivo è quello di avere una rete efficiente e con pari condizioni di accesso per i vari soggetti.